Siracusa. Centro anziani di Epipoli, l'assessore Sallicano torna a pungere Bandiera (FI): "è a corto di idee"
Il giorno dopo la protesta di circa 50 anziani davanti al cancello chiuso del centro che era loro destinato ad Epipoli, accompagnati da Ecy Bandiera (Fi), arriva la replica dell’assessore alle politiche sociali, Giovanni Sallicano. “Debbo constatare quanto sia vero che non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire. Sono state offerte alla cittadinanza, ivi incluso l’onorevole Edy Bandiera, le motivazioni corrette del legittimo operato dell’Amministrazione sulla vicenda del Centro anziani di Epipoli. Tutti hanno capito, meno uno. Ad impossibilia nemo tenetur”. Torna a pizzicare il responsabile del settore delle politiche sociali. “Forza Italia e il suo coordinatore provinciale devono proprio essere a corto di idee, di iniziative, di impegni e di proposte. Il loro tanto accanito quanto inutile interessamento alle sorti del Centro anziani di Epipoli può spiegarsi solo così. Se Bandiera avesse voluto, avrebbe potuto e dovuto contattare opportunamente l’assessorato alla Politiche sociali e alla Famiglia, nonché direttamente l’assessore, per avere ogni delucidazione in merito e tutte le notizie utili, invece di cavalcare un’improbabile e sprovveduta battaglia e di organizzare incontri per comunicare mobilitazioni degne di miglior causa. Comunque, nell’ambito di un’auspicata collaborazione con tutte le forze sociali e politiche, si rinnova la disponibilità dell’assessore ad un incontro chiarificatore anche al fine di analizzare eventuali proposte positive e percorribili, che non abbiano però le caratteristiche della mera campagna pubblicitaria e della sponsorizzazione non richiesta, espressioni di una politica vetusta”.
Bandiera trova però un alleato nel consigliere comunale Elio Di Lorenzo. “L’amministrazione in carica, ormai economicamente impoverita, chiude il centro anziani di Epipoli e blocca qualche altra iniziativa socialmente utile ma mantiene in vita la scandalosa situazione dell’Hotel Santuario, per il quale il Comune riscuote un canone di appena 500 euro l’anno fissato a suo tempo dal ruolo maldestramente svolto da un dirigente comunale che oggi, invece di essere allontanato dal comparto del Patrimonio, viene addirittura promosso.
La mia conclusione, e dichiarata disponibilità politico-amministrativa al problema, è: meno commissioni antimafia e più presenza nel territorio; ai signori assessori della Giunta, meno frequentazioni di circoli elitari e più vicinanza ai bisognosi. All’assessore competente un suggerimento – aggiunge Di Lorenzo – dal momento che l’inadatto presidente del consiglio comunale non è in grado di farlo, si adoperi da subito a ricomporre o contribuire fattivamente, con tutta la forza del suo mandato, a ristabilire la funzionalità della seconda commissione consiliare, che in questo caso sarebbe al suo fianco per la soluzione definitiva del problema centro anziani”.