Siracusa. "Chi l'ha visto?", la scomparsa di Angelo De Simone su Rai 3. Oggi l'articolo su "Giallo"
I familiari, come gli amici più stretti, non hanno mai creduto che la morte di Angelo De Simone sia stata volontaria. Il corpo del giovane siracusano è stato rinvenuto nel suo appartamento il 16 febbraio scorso e si è subito parlato di suicidio. La magistratura ha aperto un’inchiesto, lavorando anche sull’ipotesi di istigazione al suicidio. La famiglia e gli amici, però, non credono nemmeno a questa possibilità. Vogliono vederci chiaro, chiedono che si indaghi a 360 gradi e lo hanno fatto anche attraverso manifestazioni pacifica. All’ingresso del parco di Bosco Minniti campeggia uno striscione, con cui gli amici di Angelo De Simone chiedono verità e giustizia per una morte che, per loro, nasconde una novità diversa da quella fino ad ora emersa. Ieri la madre, Patrizia, ha parlato chiaro durante la puntata di “Chi l’ha visto” su Rai 3. Ha parlato di suo figlio come di un giovane solare, che mai aveva lasciato intuire un’intenzione suicida. Nemmeno gli ultimi momenti della sua vita lascerebbero presupporre qualcosa del genere. E dubbi riguarderebbero anche le modalità di morte. Il padre ha parlato di quel laccio da felpa con cui i giovane è stato trovato impiccato. “Non era suo- ha spiegato – E in casa non avevamo nessun indumento di quel colore”. Dal rapporto del medico legale la famiglia e gli amici di Angelo sperano di poter ottenere elementi tali da consentire alle indagini di proseguire in una direzione diversa rispetto a quella seguita fino ad oggi. La storia di Angelo è stata anche pubblicata sul settimanale “Giallo”. Anche in questo caso la madre parla chiaro e ritiene che “qualcuno gli abbia fatto del male”