Siracusa. Compostaggio domestico: la domanda c’è, le compostiere no. “Richieste inevase”
Siracusa si prepara a promuovere il compostaggio domestico, ma per dare seguito a quanto previsto dal regolamento di recente approvato dal consiglio comunale mancano proprio le compostiere. Un piccolo paradosso che va superato subito, se non si vuol vanificare uno sforzo di sensibilizzazione che, a quanto pare, inizierebbe ad avere risultati in termini di attenzione da parte dei cittadini. Chi deciderà di gestire l’organico autonomamente, attraverso il compostaggio, che riguarderà quindi scarti di cucina e giardinaggio, potrà ottenere una riduzione sul costo della Tari, in base ad una serie di requisiti e passaggi contenuti nel regolamento. Occorrerà disporre, ad esempio, di un terreno di 80/100 metri quadrati per un nucleo di 3 o 4 persone. L’Associazione Rifiuti Zero, presieduta da Emma Schembari, ha dichiarato la propria disponibilità a distribuire, con occasioni organizzate al vivaio comunale, il sabato pomeriggio, le compostiere, proponendo anche il corso necessario per il loro utilizzo. Questo, tuttavia, rimane soltanto un ottimo intento fino a quanto il Comune non acquisterà le compostiere stesse. Non solo quelle che serviranno nell’immediato futuro, per le richieste che saranno avanzate, ma anche quelle che erano già state richieste e che non sono mai state consegnate. Ne mancano ancora all’appello 76 di quelle chieste all’associazione , oltre a quelle richieste direttamente all’assessorato all’Ambiente. Rifiuti Zero ha quindi scritto al Comune, richiedendo la fornitura di 100/150 compostiere per potere evadere le richieste ancora in sospeso e proseguire con il nuovo ciclo, già dai prossimi giorni, se l’amministrazione comunale acquisterà le attrezzature. Molte delle richieste riguardano residenti delle contrade marine, che a breve saranno coinvolte dalle modifiche al sistema di raccolta differenziata, che sarà effettuato “porta a porta” . Per la redazione dell’albo dei compostatori autonomi, previsto dal regolamento, potrà entrare in azione proprio l’associazione Rifiuti Zero, che ha dichiarato anche in tal senso la propria disponibilità.