Siracusa. Coniugi in difficoltà, l'assessore Schiavo: "vogliono una casa popolare, rifiutato ogni altro aiuto dei Servizi Sociali".

 Siracusa. Coniugi in difficoltà, l'assessore Schiavo: "vogliono una casa popolare, rifiutato ogni altro aiuto dei Servizi Sociali".

Fa molto discutere la storia dei due coniugi siracusani in difficoltà che hanno chiesto aiuto al Comune. In difficoltà si, ma con le idee ben chiare. “Hanno chiesto l’assegnazione di un alloggio popolare o il ricovero presso una struttura di religiose che occasionalmente ospita, per brevi periodi, famiglie in difficoltà”, racconta oggi l’assessore alle politiche sociali, Liddo Schiavo. Ha ricevuto la coppia lo scorso 23 dicembre, su sollecitazione della consigliera Simona Princiotta. “Da quel primo colloquio ho appreso che i due coniugi non dormivano in macchina bensì in un immobile occupato abusivamente in Ortigia che da li a poco avrebbero dovuto lasciare su sollecitazione del proprietario. Ho proposto il ricovero immediato temporaneo presso una struttura alberghiera cittadina al fine di dare un tetto alla coppia sfortunata, almeno per il periodo delle festività e, allo stesso tempo,  l’apertura di un procedimento di presa in carico da parte dei Servizi Sociali attraverso i colloqui con le assistenti competenti. In tutti e due i casi l’intervento dell’amministrazione è stato rifiutato dai coniugi”, che avrebbero ripetutamente richiesto l’assegnazione di una casa popolare.  “Innanzitutto, il Comune al momento non dispone di case libere. E poi esiste una graduatoria approvata dalla quale non è possibile prescindere. Per l’ospitalità presso la struttura delle religiose, tutto dipende direttamente dalle suore che, su segnalazione dei Servizi, agiscono comunque su proprie valutazione e di propria ed unica iniziativa”, puntualizza l’assessore Schiavo.
“Noi possiamo agire solo nell’ambito della normativa di riferimento e con gli strumenti di cui disponiamo, non possiamo inventare nulla ed è basilare la manifestazione di volontà delle persone in difficoltà.  Se non vogliono farsi assistere, non possiamo intervenire”, dice ancora Schiavo che rivendica la bontà del sistema (“complesso”) dei servizi sociali comunali, in grado fino ad ora di assistere centinaia di famiglie.

 

Potrebbe interessarti