Siracusa. Consiglio comunale, ennesima seduta improduttiva. Castagnino: "E i cittadini pagano"
Ancora una seduta improduttiva del Consiglio comunale, che costa denaro pubblico alla collettività. Contro i colleghi della maggioranza si scaglia Salvo Castagnino, dopo il “nulla di fatto” di ieri sera e, soprattutto, per via della richiesta di rinvio avanzata da Alessandro Acquaviva. Il problema non consiste soltanto nella proposta di spostare la discussione dei temi all’ordine del giorno. Ci sono, infatti, delle “sfumature” tecniche che diventano sostanziali. “Aggiornare la seduta significa spendere 4.500 euro, a carico dei cittadini- tuona Castagnino- e questo non è tollerabile, soprattutto se a optare per questo tipo di soluzione è un esponente della maggioranza che deve rappresentare i cittadini. Era stato trattato un solo punto tra quelli in lista- prosegue l’esponente di minoranza- e c’erano i rappresentanti dell’amministrazione. Non vedo perchè si debba interrompere il lavoro. Alla fine, la maggioranza ha fatto cadere il numero legale. Intollerabile. Serve senso di responsabilità”. Battibecco tra Castagnino e Acquaviva anche su Facebook. Pronta, infatti, la replica dell’esponente di maggioranza. “Forse non hai notato- fa presente Acquaviva- che io sono sempre presente e pronto ad affrontare gli argomenti posti all’ordine del giorno, tra i quali anche una mia mozione. Dai gruppi consiliari, invece, e anche dal tuo, c’è chi man mano si defila, facendo mancare il numero legale”.
La seduta si è aperta con la discussione sulla gestione degli impianti sportivi. In maniera quasi unanime i consiglieri hanno chiesto di instaurare una vera collaborazione tra consiglio comunale e Giunta sugli impianti sportivi, soprattutto nel definire la priorità degli investimenti e il modello di gestione. Riunita in seconda convocazione, la sessione si è poi chiusa per mancanza di numero legale mentre si affrontava la proposta di scioglimento della commissione Politiche sociali e senza un reale atto approvato.