Siracusa. Consiglio Comunale in raccoglimento poi l'ok al conto consuntivo. Garozzo: "no rischio default"
Un minuto di silenzio per ricordare Nino Consiglio e Luigi Assenza. Si è aperta così la seduta del Consiglio Comunale di Siracusa nel corso della quale è stato poi approvato il conto consuntivo 2013. Approvati anche due debiti fuori bilancio: il primo, per un ammontare di 958.041 euro, fa riferimento all’espropriazione di terreni per la costruzione di alloggi di edilizia economica popolare in contrada Pizzuta e per la realizzazione della via Asbesta e del completamento della via Oznam; il secondo, per un ammontare di 3.146 euro, fa riferimento al pagamento delle spese per la consulenza tecnica d’ufficio nella stessa causa di esproprio.
Il Consiglio ha poi affrontato il punto riguardante il conto consuntivo 2013. Ad illustrarlo l’assessore al Bilancio, Gianluca Scrofani.
Sull’argomento è intervenuto il consigliere Massimo Milazzo, lamentando i ritardi nella produzione dell’atto. Milazzo ha poi parlato dei problemi che incombono sul bilancio dell’Ente legati al minore gettito tributario registrato, ai crediti non esigibili, ai debiti fuori bilancio,e ai diversi contenziosi in atto: “una cifra enorme che porterà il Comune al dissesto”.
Un rischio default contenuto secondo il sindaco, Giancarlo Garozzo. “Dalla cancellazione di 15 milioni di crediti non esigibili, cosa che finora nessuna Amministrazione aveva fatto, alla previsione di una voce specifica per i debiti fuori bilancio, ci siamo mossi appunto per eliminare questo pericolo”, ha precisato. Il consuntivo approvato a luglio, poi, “è una novità rispetto a quanto avveniva in passato” ha spiegato sempre Garozzo. Quanto al bilancio di previsione “non c’è alcun ritardo, lo Stato ha dato la proroga al 30 settembre perché si è reso conto che i continui interventi normativi di modifica in materia tributaria hanno creato diversi problemi agli Enti locali in tutto il Paese”.
Il conto consuntivo è stato approvato all’unanimità con la sola eccezione del consigliere Milazzo.