Siracusa. Consiglio comunale, l’opposizione pronta al ricorso al Tar
L’ipotesi di un ricorso da parte dell’opposizione dell’ormai ex consiglio comunale sembra farsi più concreta. Di questo da settimane parlano i consiglieri, con i loro partiti e movimenti politici di riferimento. Ci sarebbero diversi elementi al vaglio dei legali che potrebbero formalmente ricorrere alla giustizia amministrativa. Al centro ci sarebbe una “riunione di servizi” di cui nessuno, secondo quanto racconta l’ex deputato regionale, Enzo Vinciullo, sarebbe stato a conoscenza e con cui il commissario Cocco avrebbe stabilito un’accelerazione dei tempi per l’approvazione del conto consuntivo, la cui bocciatura ha poi comportato lo scioglimento del consiglio comunale. Il ricorso al Tribunale Amministrativo, quindi, potrebbe essere presentato su presupposti formali, che nulla avrebbero a che vedere con quelli che poi sono stati gli esiti di quella seduta, tra “no”, assenze momentanee, possibili errori di valutazione o precise volontà politiche. “Siamo a conoscenza- spiega Vinciullo- di una riunione fra il commissario, il segretario generale, un rappresentante della Ragioneria e la presidente del consiglio comunale. In quella circostanza, di cui nessuno è stato informato, è stato deciso di contingentare i tempi. Al funzionario regionale fu detto che i tempi dovevano essere stretti, per consentire l’accensione di mutui e le assunzioni da effettuare. Peccato che quel consuntivo, l’amministrazione comunale, avrebbe dovuto sottoporlo al consiglio comunale ad aprile ed invece lo ha fatto a settembre, con 5 mesi di ritardo”. L’opposizione punterebbe molto, in vista di un possibile ricorso, su quella presunta riunione. “Non sappiamo se si sia tenuta a Palermo, chi l’abbia convocata o richiesta- prosegue Vinciullo- e soprattutto occorre sapere chi ha avanzato la richiesta di contingentare i tempi. Nessuna di quelle persone rappresenta il sindaco di Siracusa”. Un eventuale ricorso partirebbe, dunque, dal verbale relativo all’incontro al centro dell’attenzione dei consiglieri di minoranza. E’ proprio questo il documento di cui pare chiedano di entrare in possesso. “È il commissario a scrivere che questo incontro si è tenuto- prosegue l’ex presidente della commissione Bilancio dell’Ars- Lo scrive per giustificare il fatto di aver dato 15 giorni al consiglio comunale. Non la chiama conferenza di servizio, ma riunione di servizio. Vogliamo sapere anche perché la chiama cosi”. Altro aspetto, la presunta illegittimità della convocazione della seduta del consiglio comunale per l’approvazione del consuntivo. “Andava fatta con raccomandata o pec- protesta Vinciullo – e invece la convocazione è partita con una semplicissima mail”. Secondo l’esponente di Siracusa Protagonista, durante “quella conferenza di servizi è stato deciso il futuro del consiglio comunale, senza che nessuno ne abbia avuto notizia”.