Siracusa. Consiglio comunale, vertice con i capigruppo per far ripartire le commissioni

 Siracusa. Consiglio comunale, vertice con i capigruppo per far ripartire le commissioni

Un solo punto approvato durante la seduta di ieri del consiglio comunale, aggiornato dopo il “nulla di fatto” del giorno precedente, quando non è stato raggiunto il numero legale. Durante la discussione del secondo punto, la modifica del regolamento degli autoservizi pubblici non di linea taxi-ncc” presentata ed illustrata da Stefania Salvo e Salvatore Castagnino, è infatti venuto a mancare nuovamente il numero legale. Ampio dibattito, invece, sul funzionamento delle commissioni durante la prima parte della seduta. Sono intervenuti
i consiglieri Gaetano Firenze, Enrico Lo Curzio, Alberto Palestro, Elio Di Lorenzo, Dario Tota, Salvatore Castagnino e Carmen Castelluccio che hanno sottolineato una serie di disfunzioni che ne stanno limitando la piena funzionalità. Da quelle prettamente operative, legate soprattutto all’assenza di personale amministrativo di supporto; a quelle di natura politica, con lo stallo derivante dalla mancata elezione dei presidenti in alcune di esse; alla rilanciata necessità di una nuova regolamentazione del loro funzionamento e della loro composizione.
Per superare tutte le problematiche segnalate ed assicurare quindi il ripristino del regolare funzionamento delle Commissioni, il presidente Santino Armaro ha comunicato per la prossima settimana l’avvio di un’ulteriore interlocuzione con l’amministrazione, la “capigruppo”, i vertici della burocrazia dell’ente.
In apertura di seduta il consigliere Dario Tota ha invitato il consesso ad esprimere solidarietà a padre Rosario Lo Bello; Salvo Sorbello ha portato all’attenzione del Consiglio la vicenda della richiesta, da parte degli uffici, agli anziani che usufruiscono dei servizi di assistenza domiciliare, di una compartecipazione economica “peraltro non prevista da alcun Regolamento comunale”; Salvatore Castagnino, infine, ha chiesto un minuto di silenzio per ricordare Giuseppe Scarso, l’anziano morto ieri dopo essere stato vittima due mesi fa della “Violenza di alcuni balordi non ancora identificati”.

 

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