Siracusa. Contro i ladri funziona il modello Arenella: gruppo whatsapp + Carabinieri

Chiamatelo, se volete, modello “Arenella”. A metà tra un film d’azione americano ed una sana forma di protezione di vicinato. I risultati? Arrivano. Come sabato scorso, quando due ragazzi sono stati arrestati per tentato furto in un paio di villette, in una operazione di presidio del territorio che ad un certo punto ha visto in campo 21 tra auto e scooter dei residenti più le auto dei carabinieri.
Ma cosa è come funziona questo modello “Arenella”? A spiegarlo è Mario, nome di fantasia per uno degli oltre 178 utenti del gruppo whatsapp attraverso il quale, ad ogni ora del giorno e della notte, i residenti si scambiano informazioni, foto e video su movimenti sospetti. Mario – il nome è di fantasia per proteggerne la privacy – è l’elemento di contatto con i Carabinieri che hanno creduto da subito nella bontà del progetto di sorveglianza di vicinato. “Noi non entriamo in azione. Se sentiamo un rumore o vediamo un movimento sospetto, usciamo di casa e segnaliamo”, ci racconta. Le luci che si accendono o la presenza di persone in strada sono un primo buon deterrente per mettere in fuga i malintenzionati.
Più o meno come è successo sabato in una riuscita operazione congiunta di presidio del territorio da parte dei residenti che hanno così coadiuvato i Carabinieri. Uno scambio continuo ed in tempo reale di informazioni, sino all’arresto dei due giovani. Tutto parte proprio dalla chat di vicinato. “Hanno segnalato un rumore in casa del vicino, sono usciti ed hanno visto due ragazzi che scappavano. Abbiamo allora chiamato i Carabinieri”. I militari arrivano in pochi minuti, sulla scorta delle indicazioni che viaggiano veloci sulla chat. Viene circoscritta la zona in cui i due in fuga cercano di nascondersi. Per aiutare la pattuglia, sul gruppo whatsapp i residenti si chiamano a raccolta. “E in tanti sono usciti, con le auto e con gli scooter. Ad un certo punto c’erano qualcosa come 21 mezzi coinvolti per presidiare l’area e segnalare ogni movimento sospetto utile per rintracciare i fuggitivi. Sappiamo bene che non dobbiamo intervenire, ma solo visionare ed avvisare subito i Carabinieri o la Polizia. E quello abbiamo fatto”, precisa attento Mario.
Per cercare di far perdere le loro tracce, i due hanno rubato uno scooter elettrico, abbandonando quello nero con cui erano stati avvistati e segnalati. “Ma anche il fatto che avevano preso una moto elettrica era già di nostra conoscenza, tramite lo scambio di messaggi nel gruppo whatsapp, dopo una prima fase di inseguimento a piedi”. Viene appositamente lasciata libera un’unica via di fuga, in direzione Siracusa. Scatta la trappola in pochi chilometri. Col vantaggio di tutte le notizie in tempo reale fornite dai residenti, i Carabinieri si appostano con più auto e quando passa lo scooter elettrico segnalato, entrano in azione.
“C’è grande collaborazione tra noi e le forze dell’ordine. E’ una forma di controllo del territorio che funziona. L’importante è ricordarsi ognuno dei propri compiti. Noi non facciamo ronde, non giriamo armati e non ci mettiamo in situazioni di pericolo. Vediamo e segnaliamo, per difendere una zona che è tutta casa nostra”, racconta ancora Mario.
E il modello Arenella funziona così bene che già anche i residenti di altre contrade periferiche stanno tentando di mettere in piedi una forma di sicurezza di vicinato simile.