Siracusa. Convegno sulla cannabis terapeutica, c’è anche il patrocinio del Comune
Il convegno è di quelli destinati a far discutere. Sabato 30 novembre, all’Urban Center di Siracusa si parlerà di cannabis terapeutica e connessi aspetti legali. Il titolo completo del convegno è “Cannabis terapeutica, quando la legge genera il problema”. Ad organizzarlo è l’associazione Cannabis Cura Sicilia Social Club che per l’occasione ha ricevuto anche il patrocinio (non oneroso) del Comune di Siracusa, della Regione e dell’Ente di Sviluppo Agricolo.
Con l’appuntamento di sabato, l’associazione vuole contribuire ad informare su di un tema al centro da alcuni anni di un acceso dibattito medico-giuridico. Secondo quanto sostenuto nel materiale che promuove l’appuntamento, ci sarebbero evidenze scientifiche, non ancora universalmente condivise, secondo cui la cannabis avrebbe effetti terapeutici su diverse malattie e disagi psicologici. Di questo, dei cannabis social club, di coltivazione collettiva a scopo terapeutico e dei correlati aspetti legali discuterà anche Alessandro Raudino, presidente dell’associazione Malato SM e operatore sanitario. Insieme ad altri malati provenienti da altre regioni del sud Italia, annuncerà la sua disubbidienza civile, avviando una coltivazione a scopo terapeutico. Via ai lavori alle 15.30. In chiusura, non meglio definito “apericanapa”.
“Noi malati non possiamo aspettare. Questo la Regione deve capirlo. Il tavolo tecnico convocato in assessorato alla Salute lo scorso 20 novembre non ha dato risposte. Ci dicono che non ci sono fondi per garantirci cure di questo tipo. Insistiamo e ci appelliamo allo stato di necessità, previsto da un articolo di legge. Qua nessuno vuole fare guerre alla Don Chisciotte o violare le norme. Vogliamo solo stare meglio”, spiega Raudino raggiunto al telefono dalla nostra redazione. E’ bene ricordare che per la legge italiana la coltivazione di cannabis, anche se per scopo terapeutica, è reato penale.
L’associazione ha comunque invitato al convegno anche i rappresentanti delle forze dell’ordine: Polizia, Carabinieri e Guardia di Finanza. Al momento, non sarebbe arrivata alcuna risposta circa la partecipazione o meno tra il pubblico. Timido interesse filtrerebbe, invece, dall’ordine dei medici ed alcuni dottori, anche di casa nostra, potrebbero trovare posto in platea.
L’argomento è spinoso, almeno quanto la curiosità che può sollevare. Palazzo Vermexio spiega il patrocino – concesso anche da Regione ed Esa – in quanto evento divulgativo. Nessun esponente del governo cittadino, però, presenzierà o porterà saluti in apertura.