Siracusa. Covid-19: chi raccoglie lavanda, chi esce perchè non sopporta più la moglie
L’insopportabile moglie, l’irrinunciabile passeggiata in campagna, il piacere di una sigaretta all’aperto e dulcis in fundo, l’incontenibile bisogno di rispondere al richiamo della lavanda. Umanità varia, spiegazioni sempre più bizzarre, segno che la stanchezza dell’isolamento si fa sentire. Così, la polizia, si ritrova a dover annotare motivazioni come quelle appena citate, tutte vere, probabilmente perfino autocertificate, che sono costate ai cittadini che le hanno utilizzate le salate sanzioni previste dal Dpcm per il contenimento del contagio del Coronavirus. Andando per ordine, dunque, un uomo ha confessato di avere avuto un diverbio con la moglie e di essere, pertanto, uscito di casa per fare una passeggiata per potersi calmare. Un altro uomo ha dichiarato, invece, di raccogliere cespugli di lavanda. Come non farlo, del resto, con quello che la natura offre in questo momento (un pizzico di sarcasmo, ovviamente, in questa considerazione). Chi fumava una sigaretta e chi faceva un giretto in campagna, invece, non sono motivazioni che risultano nuove. Figurano, al contrario, tra le maggiormente utilizzate quando una ragione vera di necessità, lavoro o salute, non la si ha.