Siracusa. Criticità nella gara per i servizi di supporto, Zito: "si faccia chiarezza"
La gara per i servizi di supporto all’amministrazione comunale di Siracusa al centro di una nuova interrogazione del deputato regionale Stefano Zito. Bandita a giugno 2014 con base d’asta di oltre 10 milioni di euro è stata aggiudicata al consorzio Gsa Europromos, con un ribasso del 27,4%.
In mezzo, le proteste dei lavoratori di Socosi e Util Service, che svolgono diversi servizi per il Comune in regime di proroga da diversi anni e che dovrebbero essere riassorbiti dal consorzio. Sono stati loro a segnalare criticità del bando, rimanendo inascoltati.
Adesso, l’esponente del Movimento 5 Stelle riprende quelle segnalazione chiedendo al Comune di fare luce sui punti controversi. Ad esempio sulle eventuali responsabilità dirigenziali nell’iter della gara, in particolare nella mancata indicazione del contratto di lavoro da utilizzare per i 108 lavoratori delle due cooperative. La ditta vincitrice ha proposto un unico contratto Multiservizi, accorpando differenti tipologie di servizi offerti dai lavoratori. “Ma l’amministrazione, come intende gestire i servizi? Quale sarà la nuova pianta organica degli uffici? Come ha fatto la commissione giudicatrice a non accorgersi di queste mancanze?”, si chiede a voce alta Zito.
Ma per il Moviemtno 5 Stelle bisogn anche verificare se, nella gestione della gara, “si configuri un possibile danno erariale per la mancata possibilità di ottenere un vantaggio economico da parte dell’Ente”.
Il 12 novembre scorso, intanto, il Tar di Catania ha disposto la sospensiva della gara, rinviando il tutto al 14 gennaio 2016 e costringendo il Comune di Siracusa ad una ulteriore ed inevitabile proroga della gestione dei servizi. Nel frattempo il Cga ha respinto la richiesta di annullamento dell’ordinanza del Tar chiesto da Gsa Europromos, senza ritenere anomala l’offerta con il ribasso del 27,4%.
“Si faccia chiarezza”, insiste Zito. “Per l’importanza dei servizi coinvolti, che per i costi, evitando che a rimetterci siano sempre i lavoratori, a causa di errori della politica e dell’apparato burocratico, che però a fine anno stacca con estrema puntualità il biglietto della premialità per il raggiungimento degli obiettivi ai dirigenti”.