Siracusa. "Forconi", oggi via alla protesta. Miceli (Cna): "Il Paese non si cambia così"
E’ il giorno della protesta dei Forconi. Il movimento di Mariano Ferro annuncia il blocco della circolazione delle merci, almeno fino a giorno 13, in tutta Italia. Psicosi nei giorni precedenti, soprattutto a Siracusa e Palermo con code ai rifornimenti di benzina. Ma proprio nelle due città siciliane sono stati “vietati” blocchi e presidi duri dalle autorità. Ieri, intanto, modifiche alla circolazione veicolare nella zona di piazzale Marconi, a Siracusa, dove a partire dalle 22 hanno manifestato i “forconi”. Il movimento avrebbe rinunciato ai blocchi preannunciati, dopo il chiaro divieto notificato ai responsabili del gruppo dalla prefettura e dalla questura di Siracusa. Ha, quindi, optato per l’attività di volantinaggio. Un’ordinanza è stata emanata, ieri, dal comandante dei Vigili urbani, Enzo Miccoli e dal dirigente del settore Mobilità e Trasporti, Emanuele Fortunato, che hanno disposto dei percorsi alternativi fino alle 7 di questa mattina. Partecipazione comunque limitata. Attesa per oggi, giorno clou della protesta ma senza blocchi alla luce delle sanzioni “promesse” dal Viminale.
“Capisco il sentimento dei tanti esasperati, lo comprendo con il cuore prima ancora che con la mente ma non posso accettare le minacce, il fuoco negli occhi di alcuni esacerbati. Non posso accettare la minaccia di morte al presidente dei nostri autotrasportatori inneggiando alla mafia. Non si cambia il paese e il fare dei nostri rappresentanti in questo modo”, scrive in una lettera aperta ai Forconi il presidente di Cna siracusa, Giampaolo Miceli. “Ogni giorno, nessuno escluso, pensa a come cambiare questo dannato paese, immaginando un territorio che sa fare squadra, senza ipocrisie. Possiamo fare tanto – conclude Miceli – ma non bloccando tutto. Possiamo solo se lavoriamo insieme sulle cose che servono veramente e le facciamo fare a chi non ci ascolta”.