Siracusa. Demolizione Villa Abela, furia Granata: "troppe contraddizioni"
La notizia dell’avvio dei lavori di demolizione di villa Abela ha sorpreso, e non poco, l’assessore comunale alla cultura, Fabio Granata. “Sono profondamente indignato per la demolizione del villino Abela e per la ferita vergognosa inferta a un luogo dell’anima, parte integrante di un paesaggio unico al mondo, citato dai classici e dagli storici e che proprio in questi giorni abbiamo celebrato con la presenza di migliaia di cittadini”.
Per Granata quella di oggi “è una bruttissima pagina e una offesa grave al tessuto paesaggistico, archeologico e architettonico di Siracusa”.
Poi l’assessore parte all’attacco e denuncia un “clima di omertà generale in cui tale vicenda si è consumata”. Indice puntato anche contro “il silenzio assordante di tanti intellettuali che ci hanno tediato per una intera estate con il bar di Piazza delle Armi e i suoi 38 cm di difformità e che non hanno profferito parola sulla vicenda e sul suo triste esito”.
Granata ne ha anche per la soprintendenza, senza citarla direttamente. “Denuncio pubblicamente l’atteggiamento ondivago e contraddittorio degli Enti preposti alla tutela del patrimonio che hanno solo saputo tutelare le responsabilità pregresse e interne ai loro uffici”. Motivo per cui, Fabio Granata chiederà da oggi “gli approfondimenti doverosi e dovuti in ogni sede”.