Siracusa dice no al pizzo, manifestazione alla Borgata: "non ci pieghiamo"
C’erano le associazioni antiracket, le associazioni di categoria, le istituzioni e tanti pezzi di società civile alla manifestazione contro racket e pizzo di questo pomeriggio. Alla Borgata, davanti alla tabaccheria dei fratelli Cassarino colpita settimana scorsa da una bomba carta, si sono ritrovati tutti insieme per lanciare un segnale chiaro a quanti pensano di poter dettare legge criminale a Siracusa.
“È stata una manifestazione di solidarietà che è riuscita nel suo intento. Oltre a sindaco, assessori, deputati, rappresentanti di associazioni di categoria, erano presenti anche delegazioni di associazioni antiracket della FAI, federazione antiracket italiana, che sono venute dalla provincia di Messina ed Enna, da Gela, Vittoria. Erano presenti le associazioni della provincia che aderiscono alla Fai, come a dire che chi tocca uno di noi, tocca tutta la federazione. Erano presenti anche dirigenti della polizia e dei Carabinieri. Speriamo – dice al termine Paolo Caligiore, coordinatore della federazione antiracket – che comunque questa solidarietà continui con atti concreti. Mi riferisco soprattutto all’amministrazione di Siracusa. E speriamo che riprendano le denunce. Se c’è un gioco di squadra che dura nel tempo si può vincere”.
Poco distante c’è il sindaco Francesco Italia. Con lui anche gli assessori Gentile e Granata. “Le istituzioni a fianco delle associazioni e dei cittadini, hanno inviato un messaggio molto chiaro: Siracusa non si piega”, il suo messaggio.
“Quella di oggi è stata una importante manifestazione di solidarietà ai fratelli Cassarino e a tutti i commercianti che ogni giorno operano nel nostro territorio e che rifiutano con forza di cedere alle pressioni dela criminalità organizzata”, dice Elio Piscitello, presidente di Confcommerio Siracusa. Parla con il presidente della Camera di Commercio del SudEst al suo dianco, Pietro Agen. “Tutto il nostro territorio ha detto no al racket e a un rigurgito criminale che vuole riportare la nostra città indietro di 30 anni. Nell’ultimo anno e mezzo – prosegue Piscitello – si sono susseguiti una serie preoccupante di atti intimidatori e attentati. È arrivato il momento di fare fronte comune. Martedì 29 ho convocato il consiglio di Confcommercio invitando a partecipare i fratelli Cassarino e i rappresentanti delle associazioni antiracket per organizzare le prossime iniziative e attività a supporto dei commercianti. Già da oggi manifestiamo la nostra intenzione a costituirci parte civile in tutti quei procedimenti penali aventi ad oggetto reati di estorsione nei confronti di commercianti del nostro territorio. Infine ribadiamo la nostra piena disponibilità, già in passato comunicata al Prefetto, ad attuare il protocollo sicurezza stipulato fra Confcommercio nazionale e il ministero dell’Interno per realizzare una rete di video sorveglianza nel territorio a supporto delle forze dell’ordine nell‘attività di contrasto di tale fenomeno”.