Siracusa dice no alla sperimentazione 5G, pubblicata l'ordinanza

 Siracusa dice no alla sperimentazione 5G, pubblicata l'ordinanza

Niente sperimentazione della tecnologia 5G a Siracusa. Dopo la chiara dichiarazione d’intenti dei giorni scorsi, è arrivata l’ordinanza. “No ad impianti 5G sul territorio siracusano fino a tutta la durata dell’emergenza sanitaria legata alla diffusione del coronavirus”, spiega la nota di Palazzo Vermexio.
Il provvedimento prevede “la sospensione della sperimentazione del 5G su tutto il territorio comunale” ma anche “del rilascio di autorizzazioni per l’istallazione di nuove stazioni radio-base” oltre alle “autorizzazioni per l’adeguamento di stazioni radio-base già esistenti alla nuova tecnologia 5G, anche delle autorizzazioni già concesse, sino alla cessazione dell’emergenza sanitaria da covid-19”.
L’ordinanza ha carattere contingibile e urgente sia per ragioni sanitarie che di incolumità pubblica ed è stata adottata nel rispetto del principio di precauzione per prevenire conseguenze sulla salute umana e sull’ambiente.
“Come ho avuto modo di dire in altre circostanze – afferma il sindaco Italia – la fase che stiamo attraversando non è la più adatta. A una popolazione già sotto pressione psicologica per la diffusione della pandemia, non si possono imporre ulteriori stress con scelte che alzano il livello di allarme e che si aggiungono ai rischi già vissuti per l’inquinamento atmosferico. In questo momento, piuttosto, le istituzioni devono dare fiducia ai cittadini e rafforzare la coesione”.
L’ordinanza, lunga sette pagine, evidenzia come la letteratura faccia riferimento a “criticità sconosciute” e a “conseguenze biologiche non intenzionali” del 5G.
“È una materia – conclude il sindaco Italia – che richiede cautela. C’è la necessità di attendere ulteriori progressi della ricerca perché allo stato il rischio potenziale per la salute pubblica è più alto dei benefici portati dalla sperimentazione. Le misure di contenimento del coronavirus, il flusso di notizie, purtroppo non sempre veritiere, sulle conseguenze dell’infezione e l’incertezza sulla durata dell’emergenza e delle prospettive economiche stanno causando un forte disagio emotivo tra la gente. Tutti i giorni, in misura maggiore in queste settimane, tocco con mano la preoccupazione della gente e non vedo la ragione di fornire oggi ulteriori motivi di allarme”.

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