Disabile gravissima privata dell’assistenza, il tribunale intima il ripristino del servizio

Alessia deve tornare ad avere l’assistenza domiciliare per 8 ore al giorno. In questo modo si è pronunciato il Tribunale, che la settimana scorsa ha ordinato in via d’urgenza il ripristino del servizio, sospeso alla giovane siracusana, disabile gravissima.
Nonostante la tempestiva notifica all’Asp, tuttavia, come spiega l’avvocato che segue la vicenda per la famiglia di Alessia, Marco Nocera, nulla è ancora accaduto.
Nel  frattempo, l’assistenza di due ore al giorno è stata mantenuta dalla cooperativa (che aveva mandato dall’Asp) a titolo gratuito.
Dopo la comunicazione secondo cui ad Alessia sarebbe stato interrotto il servizio di assistenza domiciliare, la madre, Rosanna Tartaglia, si è rivolta all’avvocato Marco Nocera.
Alessia è affetta sin dalla nascita da lissencefalia con grave tetraparesi spastica, con grave ritardo psicomotorio, oltre che da disfagia, epilessia farmaco resistente e insufficienza respiratoria cronica in ventilazione meccanica invasiva tramite tracheostoma 24/24 e pratica alimentazione enterale attraverso PEG.
A causa della sua condizione di salute è classificata come disabile gravissimo, per questo ha goduto sino al mese di ottobre 2021 dell’assistenza domiciliare infermieristica per otto ore al giorno.
“Improvvisamente -racconta l’avvocato della famiglia- senza alcuna comunicazione da parte dell’ASP di Siracusa si è vista prima ridurre drasticamente l’assistenza a sole due ore al giorno sino alla data in cui, la scorsa settimana, le è stato comunicato da terze parti che il servizio le sarebbe stato totalmente revocato dal prossimo martedì giorno 25 gennaio”.
Il Tribunale di Siracusa si è pronunciato diversamente il giorno dopo la scadenza indicata. Secondo quanto evidenziato dall’avvocato Nocera, “la legge regionale sull’assistenza  domiciliare infermieristica in situazioni simili prevede l’assistenza h 24” .