Siracusa. Distruzione di atti pubblici, prorogate le indagini che chiamano in causa consiglieri comunali e presidente dell'assise
Niente archiviazione, si va avanti con le indagini sulla presunta distruzione dei verbali originali manoscritti dei lavori di alcune commissioni consiliari di Siracusa. Una vicenda intricata, che ha preso le mosse da una denuncia della consigliera Simona Princiotta. Il pm Lucignani ha chiesto al gip Tripi la prosecuzione delle indagini che vedono chiamati in causa l’attuale presidente del Consiglio comunale di Siracusa, Santino Armaro, e diversi consiglieri comunali (Luciano Aloschi, Fabio Alota, Giuseppe Assenza, Salvatore Cavarra, Gaetano Firenze, Alfredo Foti, Franco Formica, Antonio Grasso, Enrico Lo Curzio, Gaetano Malignaggi, Massimo Milazzo, Alberto Palestro, Francesco Pappalardo, Gianluca Romeo, Loredana Spuria e Antonino Trimarchi). L’accusa, a vario titolo, è di distruzione di atti pubblici.
“Mi è doveroso sottolineare – commenta Simona Princiotta – che la mia denuncia, sulla distruzione di atti pubblici, scaturiva dopo che una segretaria di commissione dichiarò per iscritto che aveva distrutto tutti i verbali originali della commissione urbanistica su richiesta del presidente Armaro”.