Siracusa. Divieto di assembramento, ma a scuola è ressa di genitori all'ingresso
Da mercoledì scatta il divieto di assembramenti su piazze e pubbliche vie. Lo dispone la nuova ordinanza del presidente della Regione, Musumeci. Il provvedimento restrittivo punta notoriamente a regolamentare la movida ed il comportamento dei più giovani. C’è però un’altra situazione che si presta alla definizione di assembramento su pubblica via: l’ingresso a scuola.
A Siracusa come in diversi centri della provincia, scene quasi bibliche si presentano davanti ai cancelli di alcuni istituti comprensivi, dove l’età degli studenti non favorisce una loro mobilità autonoma. E così, accompagnati dai genitori, si presentano all’esterno della scuola e siccome per le misure anti-covid non possono varcare la soglia e sostare nel cortile, ecco che si rimane tutti in strada. Problemi per il traffico ma anche un problema potenziale di ordine sanitario: è o non è assembramento e quindi vietato?
I genitori segnalano. Come è successo questa mattina. A prescindere da quale sia la scuola, identici i commenti: “Caos assoluto!”, scrive una mamma. “Assembramenti, strada ingolfata dal traffico e genitori e bimbi in mezzo alla strada aperta alla circolazione”, appunta un altro genitore. E ancora: “disorganizzazione assoluta, bambini che per entrare devono attraversare coltri di genitori inferociti. Vergogna”. Immancabile, poi, la lamentata assenza di controlli: “non un vigile, non un bidello. Solo caos”.
La sicurezza percepita, purtroppo, pare davvero bassa. E cozza con il prossimo e dichiarato divieto di assembramenti. E’ solo una delle tante problematiche connesse alla riapertura delle scuole. E’ giusto però dire che le situazioni critiche riguardano solo poche scuole siracusane alle prese con oggettive difficoltà: la stragrande maggioranza ha invece saputo prepararsi al meglio.