Siracusa. Docenti di ogni ordine e grado contro la Buona Scuola: "no al bonus"
In tredici scuole del siracusano, tra comprensivi e superiori, cresce la protesta dei docenti contro il “bonus” per il merito. E’ stato introdotto dalla cosiddetta Buona Scuola: per le 8.500 scuole italiane sono stati stanziati complessivamente 200 milioni.
A prescindere dall’ordine di scuola e dal profilo professionale, ma sulla base del numero di insegnanti, alunni e classi di ogni istituto, di fatto il merito di ogni docente è stato valutato dal MIUR ad un valore medio intorno ai 200 euro lordi, quindi circa 140 netti, annui, poco più di 10 al mese.
“Da qui la necessità di escamotage per ridurre la platea dei meritevoli e rendere così la fetta di torta più sostanziosa”, spiegano i docenti siracusani che hanno aderito alla protesta. “La soglia massima del 10% di docenti da premiare indicata nella legge è stata cassata all’ultimo momento per la decisa opposizione manifestata da più parti e ora alcune scuole, la maggioranza, fissano limiti, illegittimi, al 30/40% del corpo docente.
Con un contratto fermo ormai da 7 anni e il riconoscimento di 8 euro lordi mensili di aumento contrattuale, quale risposta alle minacciate sanzioni dell’Unione Europea, il governo Renzi mortifica ulteriormente le comunità scolastiche proponendo un’idea di scuola aziendalistica e fortemente gerarchica, in cui il lavoro nero, lo straordinario non riconosciuto come tale, viene di fatto istituzionalizzato”.
Ed è anche per questo che molti docenti siracusani hanno deciso di dichiarare formalmente la propria indisponibilità a ricevere il bonus “in quanto lesivo della dignità professionale” o anche di devolverlo, quale donazione, a un fondo in beneficio delle scuole di appartenenza, esempio di dissenso attivo e propositivo.