Siracusa. Dopo i lavori stradali, rattoppi a regola d'arte o scattano sanzioni. Esecutivo il Regolamento per gli scavi
Le aziende che effettuano scavi per la posa di reti di servizio a Siracusa dovranno adesso ripristinare le strade e i luoghi pubblici “a regola d’arte” se non vorranno pagare una sanzione. È una delle novità subito esecutive con l’approvazione del regolamento voluto dal Consiglio Comunale. In aula ultimo atto di un percorso iniziato lo scorso maggio, con una riunione tra l’assessore ai Lavori pubblici e le società fornitrici dei servizi.
L’obiettivo principale, come illustrato nella relazione introduttiva dal funzionari Pietro Fazio, è di garantire il perfetto ripristino dei luoghi dopo gli interventi, che nella maggior parte dei casi sono effettuati per la posa sottoterra di impianti tecnologici per la fornitura di servizi. I lavori non realizzati a regola d’arte contribuiscono, anche in maniera determinante, alle cattive condizioni delle strade cittadine.
Il regolamento, in sintesi, stabilisce le modalità di richiesta delle autorizzazioni per i lavori, le caratteristiche e i tempi per la loro esecuzione, le garanzie, le procedure per il ripristino a regola d’arte, le responsabilità e le previsioni per gli eventuali risarcimenti. Inoltre, sono contenute le normative speciali per le telecomunicazioni digitali. Previsto anche l’iter per i lavori urgenti; in caso di nuove strade o di completo rifacimento delle esistenti, infine, il Comune dovrà avvertire le aziende di servizio per svolgere contestualmente gli interventi eventualmente necessari. Le società che richiedono le autorizzazioni devono versare 100 euro a chilometro per l’istruttoria e una cauzione a garanzia del perfetto ripristino delle aree.
Sulla proposta sono stati presentati emendamenti solo da commissioni consiliari, illustrati da Alfredo Foti, Alberto Palestro e Stefania Salvo. Le modifiche, tutte approvate a larga maggioranza o all’unanimità, hanno consentito di estendere le nuove regole a tutti i luoghi pubblici e alle aree private ma gravate da pubblica servitù; di prevedere che eventuali guasti ad altre reti di servizio devono essere ripristinate da chi effettua i lavori; nel caso di costruzione di nuove strade, di informare le aziende di servizio per posta o con Pec.
Del regolamento si tornerà a discutere nelle prossime sedute perché al termine della discussione Palestro ha presentato un atto di indirizzo per modificare le spese di istruttoria della pratica a carico delle aziende.
L’assise ha anche approvato un atto di indirizzo per l’abbattimento delle barriere architettoniche nella zona di viale Teocrito, dove si trovano numerosi siti di interesse turistico, e ha detto sì a una mozione per la ripresa del collegamento via mare tra Ortigia e punta del Pero. Rinviati gli altri due punti all’ordine del giorno: quello sul progetto di prevenzione oncologica in collaborazione con Asp e Isab, a causa dell’assenza dell’assessore all’Ambiente, Pierpaolo Coppa, che si trova a Roma per ragioni istituzionali; quello per il collegamento con barche a remi tra la borgata Santa Lucia e Ortigia per l’assenza del consigliere proponente, Massimo Milazzo.
La seduta ha visto tra il pubblico, in segno di protesta, la presenza di un gruppo di lavoratori ex Sotis Cavi, che lamentano di non ricevere le spettanze da oltre un anno.