Siracusa. Dopo l'attentato alla Sics, parla Caligiore (Antiracket): "Messaggio lanciato dagli estorsori agli imprenditori. Io vi dico denunciate"
“Hanno voluto colpire un imprenditore in vista e che non paga il pizzo. Così cercano di lanciare un messaggio a tutti gli altri: cedete all’estorsione o sono guai”. E’ chiara la lettura che il presidente provinciale dell’associazione Antiracket, Paolo Caligiore, da dell’attentato intimidatorio alla Sics, impegnata nei lavori di rifacimento della statale che collega Siracusa a Floridia. “Già in passato la ditta ha subito episodi simili e noi siamo sempre stati al loro fianco, contro ogni estorsione. Ma il piccolo imprenditore che assiste a questi fatti, si spaventa e finisce per pagare”. C’è un sistema per rompere il gioco perverso, e Caligiore lo ricorda a gran voce. “Denunciate, l’unica via d’uscita è la denuncia. Non si può scendere a compromessi con i delinquenti”. Ma il presidente dell’antiracket provinciale teme che dopo il clamore mediatico, torni il silenzio sul grave problema. “Parleremo con il prefetto e chiederemo anche noi una riunione del comitato per la sicurezza e l’ordine pubblico. Il fatto è inquietante. Ma non possiamo rimanere tra tre, quattro giorni noi da soli accanto all’imprenditore vittima del racket. Si deve capire che il problema è di natura sociale e serve un’attenzione massima sempre. Ed è quello che facciamo noi”.