Siracusa. Due migranti tornano a camminare grazie agli ortopedici dell'Umberto I
Erano stati ricoverati la scorsa settimana all’Umberto I di Siracusa, subito dopo essere stati condotti in porto ad Augusta al termine di un ennesimo salvataggio di migranti al largo delle coste siciliane.
I due, di 20 e 23 anni, non erano in condizione utilizzare le gambe a causa di fratture multiple pluriframmentarie. Pare fossero stati buttati giù dal quarto piano dell’edificio in cui erano stati radunati prima della partenza poiché, secondo quanto dagli stessi raccontato, non avrebbero pagato l’importo richiesto.
Il più giovane dei due ha riportato una gravissima lesione, frattura e lussazione della articolazione tibio-tarsica con esposizione ossea ed infezione, per cui è stato sottoposto ad un primo intervento chirurgico con applicazione di un fissatore esterno “ibrido”, “nel tentativo – come sottolinea il direttore del reparto Corrado Denaro – di salvargli l’arto dalla amputazione”.
Anche il ventitreenne è stato sottoposto ad intervento chirurgico con fissatore esterno “ibrido”, a causa delle fratture pluriframmentarie di tibia e perone. “La prognosi è di 26 settimane – sottolinea Denaro – per tornare a camminare autonomamente, senza sostegni”. Nel percorso terapeutico è impegnato anche il reparto Malattie infettive diretto da Gaetano Scifo.
“Al nostro personale va da parte mia a nome dell’Azienda tutto il riconoscimento per l’impegno professionale e umanitario che quotidianamente profonde in una situazione di continua emergenza che oramai è divenuta quotidianità”, il commento del direttore generale dell’Asp, Salvatore Brugaletta.