Siracusa e i fondi per la disabilità: quasi mezzo milione non speso, mancano i progetti

 Siracusa e i fondi per la disabilità: quasi mezzo milione non speso, mancano i progetti

Gli 11 Comuni che fanno parte del distretto socio-sanitario D-48, con Siracusa capofila, rischiano di perdere 440mila euro circa che erano destinati ai progetti del “Dopo di noi”, per disabili gravi. Non sono ancora stati presentati i progetti di vita relativi e se non provvederanno entro il 15 gennaio, quelle somme stanziate per gli 11 centri siracusani tornano nel calderone nazionale e saranno destinati a regioni e distretti più virtuosi, dove i progetti non mancano.
A denunciare la situazione è il presidente regionale dell’Anfass, Pippo Giardina. L’associazione di famiglie di persone con disabilità ha spinto in tutti questi anni per l’avvio dei relativi progetti di vita individualizzati ma nè Asp, nè i Comuni di residenza sembrano aver dato al tema la giusta attenzione. “A novembre scorso anche il Tar di Catania ci ha dato ragione, con una sentenza in cui spiega per filo e per segno ai Comuni come si fanno questi progetti di vita”, racconta Giardina.
“Le famiglie hanno presentato da tempo le richieste per averli questi benedetti progetti di vita. Sono passati almeno 4 o 5 anni. Parliamo di almeno una quarantina di persone in tutto il Distretto D48, per le quali sino ad oggi non è stato fatto nulla se non l’assistenza domiciliare, che è proprio un’altra cosa e non c’entra nulla con il Dopo di Noi”, lamenta Giardina.
Le colpe? In primo luogo dei comuni. “E il capofila, Siracusa, ha di fatto abdicato al suo ruolo di guida. Mi aspetterei che almeno gli altri sindaci facessero da pungolo, ma niente. E quindi il paradosso: tutti parlano di disabilità, ci sono i soldi ma poi mancano i progetti. Se parlo di impreparazione poi si offendono, ma la sensazione è quella. Come associazione ci siamo sempre messi a disposizione e lo siamo ancora se vogliono stare a sentirci. Altrimenti prendiamo atto dell’ennesima occasione mancata”, dice con rabbia ancora Pippo Giardina.
Il paradosso non è limitato solo al Dopo di Noi, ci sarebbe anche il milione e mezzo delle legge 328. “Il piano di riparto è stato fatto, ma niente. Da Palermo mi dicono che sono stati inviati almeno dieci volte i documenti da Siracusa perchè ogni volta c’era qualcosa che non andava. E di ritardo in ritardo, ora bisognerà attendere la legge di bilancio regionale”, afferma sconsolato Giardina.

 

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