Siracusa e l'ospedale, quando l'assessore Razza disse, "siete in ritardo"

Era il 17 luglio. L’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza, rilasciava alle redazioni di FM ITALIA e SiracusaOggi.it una intervista sul ventennale tema del nuovo ospedale di Siracusa. E le sue parole furono chiarissime e ancora oggi, in mese dopo, meritevoli di essere riproposte mentre a Siracusa si riaccende la discussione sul nuovo ospedale. Lo scetticismo regna sovrano e certo non potrebbe essere diversamente visti i risultati zero prodotti in vent’anni almeno. E le parole di Razza valgono come tirata d’orecchie alla classe dirigente che oggi prova a rifarsi una verginità su di un tema che doveva essere affrontato e risolto nei primi anni 2000 al massimo. Vi riproponiamo l’intervista con l’assessore regionale Ruggero Razza.
“Siracusa ha una esigenza enorme e si chiama nuovo ospedale”. Senza giri di parole, l’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza, va diritto al punto. Da anni si assiste ad uno sterile dibattito che non supera i confini provinciali e che, soprattutto, non ha portato da nessuna parte. Le colpe della politica locale sono evidenti. E seppure Razza eviti di puntare indice contro chicchessia, è anche lui chiaro sul punto. “Da anni sono impegnati dalla Regione 140 milioni di euro per il nuovo ospedale di Siracusa. Se dovesse essere necessario, si può anche agire con una disponibilità finanziaria più ampia. Il punto, però, è che il Comune deve individuare il luogo in cui fare l’ospedale. Se non si parte da lì, le risorse messe a disposizione continueranno a rimanere a vita chiuse nei cassetti. Mi auguro che tutti capiscano che si deve fare in fretta, perchè poi passano dai 5 ai 7 anni dalla progettazione alla realizzazione. Più tempo si perde, più ce ne vorrà per costruire il nuovo ospedale di Siracusa”.
Intervenuto al telefono su FM ITALIA ed FM ITALIA TV, l’assessore alla Salute invita quindi il Comune ad accelerare come se tutta la diatriba degli ultimi 3 anni e le votazioni in Consiglio comunale non avessero portato a nulla, visto che il massimo esponente regionale in materia non è a conoscenza della posizione eppure assunta dal civico consesso e poi trasmessa all’Asp per le valutazioni del caso. Ancora una volta, una questione come il nuovo ospedale non travalica i confini della provincia, limite odioso di una visione ristretta di sviluppo ed opportunità che negli 50 anni ha contaminato la classe dirigente siracusana, con poche sparute eccezioni?
Quanto al Muscatello di Augusta, Ruggero Razza conferma l’unità operativa complessa oncologia prevista per dare attuazione alla famosa legge sull’amianto del 2004. “Sono stato incaricato dal presidente Musumeci di organizzare una riunione sul Muscatello con priorità assoluta, per far sì che la nuova unità operativa possa essere attiva non appena la rete ospedaliera sarà approvata”, spiega ricordando il milione di euro investito per l’acquisto della strumentazione.
Seccamente smentite, poi, le voci di un taglio di Radioterapia a Siracusa: “non si tocca”, chiosa l’assessore regionale che anticipa la sua prossima visita a sorpresa, dopo il sopralluogo all’Umberto I: “sarà una struttura sanitaria privata in convenzione”.