Siracusa e il suo cuore grande: un esercito di volontari per ripulire la scuola di via Algeri
La società civile risponde compatta e con forza alla ultima offesa. E così, dopo i raid che hanno devastato la scuola di via Algeri, una flotta di volontari è pronta a tirarsi su le maniche e ripulire, sistemare, riverniciare. Ognuno con le sue competenze: ci sono anche idraulici, fabbri, imbianchini, carpentieri. E cittadini normali e associazioni.
Si sono dati appuntamento domattina, sabato, alle 8.30 davanti al cancello d’ingresso dell’istituto scolastico. Armati di scopa, paletta e sacchi della spazzatura rispondono così all’idiozia di vandali senza nome e senza volto ma marchiati di vergogna. Commossa da tanta solidarietà la preside, Pinella Giuffrida. “Una attenzione così non ce l’aspettavamo. E’ un segnale importante. Ci sentiamo spesso una scuola ai margini così invece ci date tutti una grande forza per ripartire. Ripartiamo alla grande”, dice con l’entusiasmo di tutti i giorni.
Ci sarà anche lei a pulire e sistemare. Accoglierà i volontari. Per tutti un sorriso e un grazie. C’è chi dona detersivi e scope, chi vernici, chi altro materiale che può tornare utile per la scuola. Il telefono squilla di continuo. “Sono insegnanti di altre scuole, mie colleghe presidi. Tutti vogliono fare qualcosa per noi e metterci nelle condizioni di iniziare l’anno scolastico senza ritardi. Una solidarietà incredibile”.
In mezza giornata la scuola dovrebbe essere ripulita. Poi ci saranno da riparare i danni: porte, ascensore, bagni, pareti da riverniciare e quant’altro. I lavori – sempre a cura di volontari – inizieranno lunedì. Ma sabato alle 12 le maestranze verificheranno i danni e insieme studieranno il piano di interventi.
Chi materialmente non potrà raggiungere la scuola per dare il suo contributo può decidere di donare quello che può servire per le pulizie, per le attività didattiche, per i lavori di ripristino. Si può contattare il centralino dell’istituto Chindemi – di cui il plesso di via Algeri è sede distaccata – oppure le tante associazioni che hanno lanciato appelli via Facebook. C’è la possibilità di donare anche del denaro, che sarà utilizzato per lo stesso scopo: la raccolta è stata avviata dalla consulta civica di Siracusa.