Siracusa e il waterfront di via Elorina: 50 anni dopo, ci si riprova. “Il futuro è lì”
Già nei tardi anni 60, l’urbanista Cabianca indicava nell’area del golfo di Siracusa – ed in particolare in quello che oggi chiamiamo il waterfront di via Elorina – il punto più indicato per la crescita della città. Ma il Consiglio comunale dell’epoca bocciò quella bozza di piano regolatore, preferendo lo sviluppo a nord.
Oggi si è riaperto il dibattito sul futuro di Siracusa e ritorna attuale quel progetto: smilitarizzazione, riqualificazione, accesso pubblico, non cementificazione, portualità turistica. Ecco le nuove parole chiave.
“Sono contento di avere contribuito a rilanciare il dibattito pubblico sul futuro dell’area di via Elorina ed in particolare dell’ex idroscalo. Diversi incontri istituzionali e la risposta alla mia interrogazione mi portano a maturare la convinzione che mai come oggi sia possibile scrivere un nuovo futuro, pubblico, per quel vasto waterfront”. Lo dice oggi il parlamentare siracusano, Paolo Ficara (M5s) che con una interrogazione parlamentare ha riaccesso attenzioni affiorate a più riprese negli ultimi anni. Ficara risponde a tono alla pizzicata della collega deputata Stefania Prestigiacomo: “Sono contento di averla sorpresa e la ringrazio per la lezione di bon ton parlamentare che mi ha donato. Ne faccio tesoro mentre, però, mi chiedo come mai in oltre vent’anni di politica attiva e di ministero non si sia mai prima d’ora occupata concretamente della vicenda. Come ho già detto, ben venga anche il suo impegno e quello di tutti gli altri smemorati che fino a pochi mesi fa addirittura volevano farci la caserma dei carabinieri in quell’area”. Un progetto, quest’ultimo, che pare aver perso appeal. Salvo il finanziamento, la nuova caserma sorgerà altrove ma non nell’area dell’aeronautica.
Oggi, intanto, dibattito pubblico all’Urban Center sul waterfront di via Elorina. “Purtroppo impegni parlamentari per il voto di fiducia sul decreto fiscale non mi permettono di rientrare per tempo a Siracusa. Ben vengano comunque queste occasioni, il futuro di Siracusa appartiene a tutti ed in particolare a quelli che dalla filosofia di vent’anni di chiacchiere vogliono finalmente passare ai fatti”.