Siracusa. Elezioni contestate a Melilli, in Procura il riconteggio: manca una scheda in una sezione?
E’ stato completato nel tardo pomeriggio il riconteggio delle schede elettorali di alcune sezioni elettorali di Melilli, poste sotto sequestro dopo le recente elezioni amministrative di giugno. A chiedere la verifica è stato il legale di Pippo Sorbello, arrivato secondo nella competizione per la carica di sindaco per una manciata di voti.
Dal conteggio, avvenuto nella stanza del sostituto procuratore Di Mauro, alla presenza della sua consulente, Spampinato, e dei legali delle parti offese è emerso che nella sezione 10 di Villasmundo (frazione di Melilli) vi è “perfetta corrispondenza tra il numero delle schede valide conteggiate e le schede valide scritte a verbale, ovvero 756 con 756”. Così sostiene l’entourage del sindaco Carta. Di diverso avviso l’avvocato Daniel Amato, difensore di Pippo Sorbello. “L’unica verità matematica incontrovertibile accertata risiede nella non congruenza tra il totale delle schede votate (voti validi + voti nulli e bianche) riportate nel verbale delle operazioni elettorali del seggio 10 di Villasmundo, pari a 780, ed il totale delle schede rinvenute nel plico sottoposto a sequestro penale, pari a 779. Emerge – insiste l’avvocato – che quanto sostenuto da questa difesa è suffragato dalle risultanze matematiche attuali, ossia dall’assenza di una scheda alla conta generale delle schede votate nella sezione 10.Tale precisazione è necessaria per fare chiarezza sui fatti e getta una pesante ombra sulla conduzione delle operazioni di scrutinio in tale sezione. Abbiamo fiducia nell’attività inquirente della magistratura”.
Ma per la difesa dell’attuale sindaco di Melilli si sarebbe trattato solo di “un errore materiale nel riportare il totale delle schede nulle” per cui sarebbe stato indicato nel verbale un numero diverso da quello oggetto di conteggio in data odierna.
Il riconteggio è stato disposto dalla Procura nell’ambito di un procedimento penale iniziato a seguito di un esposto contro ignoti per il reato di falso. L’entourage del sindaco, Peppe Carta, allontana con sdegno quella ipotesi circolata relativa al presunto ricorso da parte di qualcuno alla scheda ballerina. Adesso, comunque, si attende il deposito della consulenza e gli ulteriori sviluppi istruttori.
Sulla vicenda, il Tar Catania poche settimane fa aveva dichiarato non ammissibile il ricorso presentato sempre da Sorbello, confermando la legittimità della nomina del sindaco Carta.