Siracusa. Emergenza rifiuti, discarica piena: sindaci pronti a proteste eclatanti
I sindaci dei comuni del territorio protestano. Lo fanno insieme, per dire “no” ad un’emergenza rifiuti che può comportare conseguenze estremamente serie. Oggi i primi cittadini hanno espresso il loro dissenso a Lentini, comune in cui ha sede la discarica Grotte San Giorgio di contrada Volte. Sito utilizzato, in questi giorni, anche da comuni della Sicilia occidentale, alle prese con una situazione particolarmente difficile, che si traduce, adesso, in un problema altrettanto grosso per le città della provincia. Il capoluogo è una di queste. I problemi di conferimento impongono una soluzione tampone, che non può essere, ovviamente, solo un appello ai cittadini, che protestano, alle prese con un fine settimana che si preannuncia particolarmente difficile, con cassonetti stracolmi e un servizio ben lontano dagli standard previsti. La discarica dove anche il comune di Siracusa conferisce, per problemi tecnici, non accetta i rifiuti raccolti e trasportati da Igm. Per domani è previsto un incontro richiesto dai primi cittadini al prefetto, Armando Gradone, per riuscire ad individuare un percorso comune. Intanto da palazzo Vermexio parte un invito ai cittadini. E’ quello di “contenere la produzione di rifiuti, cercando di differenziare il più possibile plastica, carta e vetro utilizzando gli appositi contenitori e di chiudere bene i sacchetti e di non abbandonarli in luoghi non predisposti”. Appelli analoghi sono stati lanciati in tutti i comuni che si ritrovano nella medesima condizione. I sindaci dei 21 comuni hanno voluto denunciare, nell’aula consiliare di Lentini, gremita di cittadini e associazioni, la condanna dell’attuale sistema di smaltimento dei rifiuti nel territorio. Lo scrivono anche in una nota unitaria. “Lo Stato emergenziale nasce dalla decisione della Regione Siciliana di consentire ai comuni della Sicilia occidentale di conferire i propri rifiuti presso la discarica che insiste sul territorio di Lentini – confermano i primi cittadini- Tale circostanza sta rendendo impossibile per le amministrazioni locali un regolare e puntuale smaltimento dei rifiuti, con evidenti rischi sulla salute e sull’ordine pubblico delle comunità amministrate”. Disappunto per una “politica regionale che non ha pianificato negli anni un adeguato sistema del ciclo dei rifiuti, non prevedendo un’impiantistica idonea a consentire sistemi locali efficienti di raccolta differenziata e scaricando, pertanto, la responsabilità sulle amministrazioni comunali”. Nel caso in cui dalla Regione non dovessero arrivare provvedimenti adeguati, i sindaci si dicono pronti a proteste eclatanti.