Siracusa. Epipoli e gli allagamenti, si cercano soluzioni a Palermo: audizione in commissione Territorio
A voler essere ottimisti, tra un anno potrebbero piovere su Siracusa quei fondi necessari per risolvere una volta per tutti il problema di Epipoli. Ogni pioggia finisce per dare vita ad un allagamento, con rischi concreti e disagi notevoli. Ma serve uno straordinario sforzo da parte di tutti.
La politica ci sta provando. Oggi del caso si è discusso in commissione Territorio e Ambiente dell’Assemblea Regionale Siciliana, a Palermo. C’era l’assessore regionale Maurizio Croce e c’erano anche il sindaco di Siracusa, Giancarlo Garozzo, ed il presidente del Consiglio comunale, Santino Armaro.
Le soluzioni ipotizzate per poter recuperare i fondi possono essere facilmente riassunte in tre mosse: inserire Epipoli in uno dei piani regionali alluvionali; attingere a parte dei milioni di euro previsti per il viadotto di Targia ed inseriti nel patto per il sud per realizzare le opere necessarie nel quartiere; oppure utilizzare i ribassi d’asta realizzati sugli altri interventi per un finanziamento ad hoc per la vicenda siracusana.
L’assessore Croce ha chiesto un paio di settimane per analizzare meglio il caso, seguito da vicino anche dal deputato pentastellato Stefano Zito, anche lui in commissione.
Ma perchè tutto possa davvero concretizzarsi occorre avere un progetto esecutivo e cantierabile, altrimenti diventa inutile la caccia ai “soldi”. Dodici mesi dovrebbero essere più che sufficienti per stilare non un abbozzo di massima sui lavori da effettuare, ma un dettaglio progetto definitivo pronto a diventare “cantiere”.