Siracusa. Ex ospedale Cinque Piaghe in vendita: "Prima ignorato, ora svenduto"

 Siracusa. Ex ospedale Cinque Piaghe in vendita: "Prima ignorato, ora svenduto"

L’ipotesi di vendita dell’ex Ospedale Cinque Piaghe di Ortigia continua a suscitare polemiche. A intervenire è l’ex assessore alla Ricostruzione Post Sisma, Vincenzo Vinciullo, che punta l’indice contro l’amministrazione comunale, che ha inserito nel piano di alienazione degli immobili comunali anche la parte della struttura di piazzetta San Rocco di proprietà di palazzo Vermexio (l’altra ala è, invece, dell’Asp): Vinciullo esprime stupore per il prezzo ipotizzato, “soli 3,5 milioni di euro.
L’ex Monastero delle Cinque Piaghe è stato inserito nella rimodulazione dei fondi della Legge 433/91 e, ai sensi della Legge 228 del 6 luglio 1997 e delle Deliberazioni 395 del 1994, 154 del 2000 e, infine, della 219 del 2001, ha diritto a un finanziamento di 1.549.370 euro, ridotto del 10% a causa dei lavori già fatti e, di conseguenza, c’è una somma impegnata da parte della Regione Siciliana di 1.423.823 euro”. Partendo da questa premessa, Vinciullo chiede all’amministrazione comunale di chiarire “che fine farà questo finanziamento perché, se dovesse essere confermato il finanziamento- fa presente-  il prezzo crollerebbe a 2,1 milioni e credo che sia una somma veramente infinitesima rispetto al valore dell’immobile”.

A prescindere da tutto questo, l’ex deputato regionale ritiene che il valore attribuito all’immobile sia “assolutamente inadeguato per una struttura che è fra le più importanti nel centro storico, ricordando sempre che, a suo tempo, vi era stato un accordo con il Ministero dei Beni Culturali per trasferire, presso il Cinque Piaghe, l’Archivio Storico in modo che, attraverso il pagamento dell’affitto, si potessero completare i lavori”. Il finanziamento di quasi un milione e mezzo, secondo Vinciullo, dovrebbe comunque essere ancora nelle casse comunali, accordato nel 2014 “e in virtù del quale erano iniziati i lavori, che le amministrazioni Garozzo e Italia non hanno ritenuto di completare”.

 

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