Siracusa. Ex Tonnara Santa Panagia invasa da rifiuti, la svolta: terreni comunali, si alla bonifica

Svolta per la maxi-discarica abusiva di Santa Panagia. Le immagini delle colonne di rifiuti, anche amianto, che costeggiano la stradina che accompagna alla ex tonnara, proposte da SiracusaOggi.it, hanno prodotto un ritorno di attenzioni che produce adesso un primo risultato: la vasta area verrà bonificata.
Un’accurata analisi condotta dall’associazione Siracusa Rifiuti Zero ha infatti permesso di determinare con certezza che le aree invase dai rifiuti – smaltiti illegalmente – sono di proprietà comunale e non privata. Cosa che semplifica l’intervento di Igm. La società che gestisce il servizio di igiene urbana può, infatti, per contratto, effettuare quattro bonifiche straordinarie senza alcun costo in più per le casse pubbliche.
Il Comune sta predisponendo la richiesta ufficiale da inviare ad Igm. Da quel momento scattano le operazioni di bonifica, intanto con l’intervento di mezzi pesanti – come ruspe – per raccogliere e conferire correttamente le tonnellate di rifiuti impunemente abbandonate. Il problema è rappresentato dalla presenza di amianto. Per quel tipo di rifiuto pericoloso va seguito un piano speciale di lavoro, approvato dall’Azienda Sanitaria Provinciale. Attualmente Igm ne ha uno valido per il territorio comunale che potrebbe essere quindi utilizzato anche a Santa Panagia (terreni comunali), senza dover chiedere integrazioni all’Asp. Una integrazione si tradurrebbe in tempi più lunghi per l’intervento. Dando (quasi) per scontato il si dell’Asp alla rimozione dell’amianto secondo il piano di lavoro di cui Igm già dispone, bisogna specificare che il rifiuto speciale non verrà subito rimosso: prima deve essere inertizzato e chiuso in sacchi speciali, operazione che azzera il rischio contaminazione. Dopodichè si attenderà l’ok al conferimento in discarica apposita: sono poche e con disponibilità limitate, quindi i tempi difficilmente prevedibili.
Conclusa la bonifica, si deve fare in modo che nel giro di pochi giorni la zona non torni di nuovo una discarica illegale. Il Comune sta pensando ad un nuovo cancello ma l’esperienza recente insegna che non vale come deterrente. Il precedente cancello è stato infatti ripetutamente violato e persino trafugato. C’erano poi anche i pesanti massi in cemento posti all’ingresso per evitare che i mezzi pesanti potessero accedere e scaricare, cancello o non cancello. Ma anche in quel caso, ha vinto la delinquenza: sono stati spostati di lato. Ennesimo smacco alla legalità, non proprio strenuamente difesa in quell’area. Una telecamera o un vigilantes fisso le altre idee, che però non paiono destinate ad avere attuazione pratica.

Riproponiamo il servizio realizzato ieri: