Siracusa. Fiera del mercoledì, gli ambulanti: “la Municipale ci aiuti, troppi sporcaccioni”
Ogni mercoledì la scena è sempre la stessa, nella vasta area di piazzale Sgarlata. Gli operatori del mercato vanno via e rimane un tappetto di plastica e cartone, bustine e bustone pronte a prendere il volo verso i balconi e gli androni dei palazzi vicini. Neanche l’intervento in forze delle squadre di pulizia riesce a riportare la situazione in ordine. Il problema c’è, ed è bello grande.
Giuseppe Coco è il presidente regionale di Ana, l’associazione nazionale degli ambulanti. Conosce bene la fiera del mercoledì di Siracusa, essendo anche lui uno dei circa 300 operatori che vi partecipano. “Se l’amministrazione comunale ci da una mano – racconta al telefono su FMITALIA – siamo sicuri di poter ottenere buoni risultati. Ma serve impegno. Il problema dei rifiuti c’è, in tutti i mercati e non solo a Siracusa. Qui serve la presenza massiccia dei vigili urbani, in modo da sanzionare chi sporca e lascia i rifiuti per terra. Controlli e sanzioni. Alla terza multa, revoca del posto”. Un pugno duro chiesto dalla stessa associazione che rappresenta gli ambulanti è un messaggio forte. “I problemi ci sono, non possiamo fare finta di non vederli. I miei associati a Siracusa sono una cinquantina e sappiamo che non dobbiamo sporcare. Per tutti gli altri 250 operatori serve evidentemente un’operazione di rieducazione alla pulizia. I vigili devono controllare subito di mattina, all’apertura, se i rifiuti sono già raccolti e ordinati in partenza, dentro sacchi o altro, oppure gettati da subito alla rinfusa sotto al bancone. Se i controlli ci sono a fine fiera, è troppo tardi e tutto vola via. Come succede. Ripeto, servono verbali per far capire che si rischia. L’impegno deve essere costante, noi ce lo mettiamo. Anche l’amministrazione faccia la sua parte”, insiste Coco.
“A lungo termine i risultati si vedranno”, la sua profezia. Insomma, non siamo condannati alla sporcizia in eterno. “Serve educazione. La gente, e non solo nei mercati, non è educata. Ci stiamo adoperando perchè non si ripetano più certe scene, ne va del nostro lavoro. Siamo aperti alla collaborazione con associazioni di Siracusa anche se i rapporti in piazzale Sgarlata sono freddini, catanesi da una parte e siracusani da un’altra”, confida il presidente dell’Associazione Ambulanti, originario proprio di Catania. “E poi ci sono molti stranieri. Ognuno ha la sua cultura e tanti, senza discriminazioni, non hanno quella della pulizia. Se qualcuno non capisce, ci sono le leggi e allora bisogna farle rispettare. Chi sporca, deve pagare. Non importa se siracusano, catanese, straniero. Deve valere per tutti”.
Ecco allora servito l’appello degli ambulanti. “Chiediamo l’aiuto della Municipale di Siracusa. Siamo 50 associati e facciamo le cose per bene. Ma se gli altri non ci seguono, qualcuno deve aiutarci. Siate presenti e controllate che già nelle mattinate la busta sconfenzionata sia stata conferita correttamente e non buttata sotto il banco. Perchè se è stata buttata sotto, li rimarrà. E poi insozzerà le strade e i palazzi di Siracusa”.