Siracusa. Formazione professionale, lavoratori disperati: "Ancora promesse non mantenute"
Proseguono le iniziative di protesta del Comitato dei Lavoratori della Formazione Professionale. Dopo la delusione dei giorni scorsi, quando l’assessore Bruno Marziano non ha preso parte all’audizione in seduta congiunta della pima e seconda commissione dell’Ars. I lavoratori della formazione professionale tornano a chiedere attenzione e pensano a nuove iniziative per “il risanamento del comparto interventi formativi in Sicilia”. Alla loro lotta si unisce la Rete Centri Antiviolenza di Raffaella Mauceri, che questa mattina ha ospitato un incontro convocato per rendere note le intenzioni del comitato. “Sosteniamo questa iniziativa- ha detto la presidente della Rete, Raffaella Mauceri- perchè si tratta soprattutto di lavoratrici che conduconon una battaglia contro una forma di violenza storicamente subita soprattutto dalle donne, che è la negazione o la perdita del lavoro”. I lavoratori continuano a parlare di “governo indifferente ai problemi fonamentali delle persone, soprattutto indifferente al problema del lavoro”. Lo definiscono “governo carnefice” e parlano di “un comparto al collasso, messo in ginocchio da una politica sorda e cieca, sprezzante e spregevole”. Dario Andolina non usa mezzi termini. “A quattro settimane dall’incontro pubblico di Siracusa, nessuna delle promesse dell’assessore è stata mantenuta- tuona il rappresentante del comitato – Le regole che valgono per i lavoratori non valgono per i dirigenti, che nonostante pesanti responsabilità, in diverse occasioni, come ci dimostrano vicende attuali, non subiscono alcun provvedimento da parte del governo regionale. Ignorata, nonostante diverse interpellanze, inoltre, anche la sentenza del tribunale di Messina con cui si dichiaravano nulli i licenzialmenti”.