Siracusa. Fotomontaggio o illusione ottica? Quella misteriosa sagoma "fantasma" nella foto di una turista
La suggestione del mistero. Una evanescente bimba “fantasma” che appare in una foto. Magari sarà solo un montaggio, una illusione o chissà quale altre artificio tecnologico. Certo è che lo scatto pubblicato su Youreporter da una turista lombarda in visita a Siracusa è diventato in poche ore un piccolo caso. Migliaia di click e una pioggia di ipotesi e commenti.
Nella foto si vede la sagoma di una bambina accanto ad un albero nei pressi di una chiesetta di campagna(sconsacrata e proprietà privata) poco prima dell’incrocio per la Fanusa. “Dal cellulare non si notava bene, ma ingrandendo la foto al computer, ho visto la sagoma di una bambina”, racconta Claudia. “Sembrerebbe non esserci nulla di strano, se non per il fatto che la bambina sembra solo un abbozzo. La sagoma è sfocata, senza colori e quasi trasparente. Ho pensato a una bambina perché mi è sembrato di vedere un vestitino nero e una collana lunga”.
Una rapida ricerca in rete, ma nessuna notizia su una qualche leggenda di apparizioni di bambine a Siracusa. “Ho trovato solo delle storie su una villa chiamata Casa dei tre tocchi (Fontane Bianche, ndr), ma non è la zona dove ho scattato la foto. L’unico risultato della mia ricerca che si avvicina a quello che stavo cercando è un romanzo intitolato La bambinaia di un autore siciliano di nome Marco Tiano. Non l’ho ancora letto, ma dalle notizie e recensioni che ho scovato in rete parla del fantasma di una bambina in questa strada provinciale”.
Al momento tra “scettici” e “creduloni” l’opinione pubblica siracusana si interroga affascinata dal soprannaturale. Tra termografie, analisi photoshop e credenza varie ognuno si fa la sua idea. Ad una controllo tecnico sommario, però, viene forte il sospetto che si tratti di un montaggio in computer grafica e senza eccessiva padronanza degli strumenti effetto utilizzati. E qualcuno, sospettoso, si interroga: sarà mica guerilla marketing per promuovere il libro citato?
Gli esperti del Csr, il Corpo Specializzato Rilevatori che spesso collabora con il Cicap, non ha dubbi ad un primo esame: “si tratta di un grossolano fake, un falso”.