Siracusa. Giornalisti vs Politici, l'intervento del segretario provinciale di Assostampa
Riportiamo di seguito, dopo le recenti polemiche, l’intervento del segretario provinciale di Assostampa, Damiano Chiaramonte.
“Ci sono politici – o presunti tali – che raggiungono livelli così elevati di arroganza da permettersi la contraddizione di considerarsi vittime di censura urlandolo teatralmente davanti ai microfoni e alle telecamere degli stessi organi di stampa macchiati di tale infamia. È il caso della consigliera comunale del Pd, Simona Princiotta, protagonista della paradossale caduta di stile consumata nel corso della conferenza stampa tenuta ieri mattina insieme al vistosamente imbarazzato deputato nazionale e compagno di partito, Pippo Zappulla.
Si tratta dell’ennesimo attacco della Princiotta nei confronti dei giornalisti, alcuni dei quali hanno già subito dalla presunta politica la gogna mediatica sui canali social. Questa volta la consigliera comunale ha usato parole pesanti e allusioni volgari nei confronti di un paio di colleghi accusati di essere “gli addetti stampa del sindaco Garozzo cammuffati da giornalisti imparziali che pur di portare un piatto di pasta a casa sciorirano benevolenza nei confronti del primo cittadino in cambio di qualche inserzione pubblicitaria”.
Potremmo garbatamente rispondere che gli organi di stampa in questione rappresentano i due gruppi editoriali più importanti ed economicamente saldi del nostro territorio e che potrebbero certamente fare a meno delle misere “prebende” pubblicitarie del povero Comune di Siracusa. Ma non basta.
È la solita solfa. Simona Princiotta si è teatralmente inserita nel lungo elenco dei colleghi politici più anziani e navigati che inneggiano alla libertà di stampa e alla difesa dei giornalisti quando questi sono considerati amici, salvo poi urlare alla scandalosa censura o imparzialità quando gli stessi scrivono parole non allineate.
Sono sempre più rari invece i politici intellettualmente e culturalmente in grado di discernere tra politica e giornalismo, capaci di non trascinare i professionisti dell’informazione nelle più o meno nobili battaglie di potere, rispettosi della diversità dei ruoli. E certamente, la presunta politica in questione non appartiene a questa elite.
Princiotta & C. dovrebbero ricordarsi che il giornalista si limita a raccontare i fatti, con una verità che non potrà mai essere assoluta, seguendo linee editoriali e di condotta che si uniformano ai principi sacrosanti della deontologia e della libertà di stampa. Quella stessa libertà che ha permesso ieri mattina a Simona Princiotta di insultare dei colleghi e accusare di censura i giornali online che stavano assicurando la diretta streaming della sua conferenza stampa”.