Siracusa. Granata: "In caso di processo per il caso Ciclopica, il Comune parte civile"
“Le affermazioni del procuratore Scavone sulla presunta non autenticità delle opere di Giacometti esposte in Ciclopica, se dovessero essere confermate con un rinvio a giudizio e con l’apertura di un dibattimento penale verso i soggetti responsabili della società organizzatrice (Sicilia Musei) o verso i curatori e i proprietari delle opere, troverebbero certamente il Comune di Siracusa costituito in giudizio per il ristoro dei danni di immagine”. La possibile costituzione di parte civile viene annunciata dall’assessore Fabio Granata.
“Per quando riguarda la vacua e già sentita litania da parte di alcuni movimenti civici, lividi come sempre e mossi da rancore e frustazione, non la ritengo meritevole neanche di una replica, tanto è basata sul nulla cosmico.
Da anni mi occupo di politiche culturali e ho sempre avuto le idee molto chiare sui metodi e sulla trasparenza delle procedure: stiano sereni e si rassegnino…”, dice poi con riferimento alla richiesta di dimissioni avanzata da Progetto Siracusa.