Siracusa. I consiglieri comunali con i marò. "Quando con i siracusani?", l'ironia della rete
Per una volta tutti insieme sorridenti e senza polemiche al Consiglio Comunale di Siracusa. Non c’è neanche stato bisogno di discutere quando il consigliere Salvo Castagnino ha presentato all’attenzione dei suoi colleghi di ogni colore politico l’idea di un appello da inviare al presidente della Repubblica. Votato all’unanimità da tutti i presenti che si sono poi fatti immortalare con indosso le magliette preparate per l’occasione, alla maniera dei calciatori che festeggiano sotto la curva dopo un gol.
I consiglieri comunali di Siracusa si appellano al capo dello Stato “affinchè si faccia garante della sorte dei Marò trattenuti in India”. Nella lettera inviata agli uffici del Campidoglio, il consesso civico chiede a Napolitano “di voler comunicare quanto ad oggi è stato fatto e cosa prevederà l’Italia per garantire i diritti della nostra nazione”. Poi un riferimento all’emergenza migranti “che come città abbiamo gestito nell’indifferenza dell’Unione Europea. Non possiamo subire la stessa indifferenza nel caso dei marò”.
Iniziativa già “copiata” da altri consigli comunali italiani. Vista da Siracusa, però, ha il sapore di una manifestazione di folklore. Peraltro presa di mira dall’ironia della rete. Se il tema è lodevole e certamente condiviso, lo sono anche i rifiuti, il trasporto urbano, la pulizia, le strade e le infrastrutture, le tasse e i servizi sociali. Ai “sensibili” consiglieri comunali, magari, la prossima volta chiederemo di indossare una maglietta con la scritta “Noi per Siracusa”, giusto come un utile promemoria. Perchè tra chi sciopera per la riforma elettorale e chi chiede attenzione per i marò Siracusa si scopre caput mundi a sua insaputa. Attenta – vagamente – a quanto accade all’esterno più che all’interno dei suoi confini. Non è un invito al provincialismo spicciolo ma un modesto richiamo ad un maggiore realismo locale.