Siracusa. Il casotto bruciato del Molo, si accelera (finalmente) per la demolizione
Salvo (nuovi) imprevisti, il casotto bruciato che fa brutta mostra di sè nel parcheggio Molo Sant’Antonio verrà rimosso entro la prossima settimana. Quella costruzione in legno che per anni era stata adibita a bar e servizi igienici, doveva essere abbattuta nei primi mesi dell’anno in corso. Ma l’iter non si era mai compiutamente concluso, in coda ad una storia di abusivismo.
Nel primo pomeriggio del 10 luglio, il rovinoso incendio. Venne definito dalle stesse autorità comunali “fatto grave ed inquietante”. Sul fronte delle indagini, al momento, si attendono risvolti. Ma nel frattempo, la permanenza dei resti bruciati del casotto in una zona ad alto impatto turistico, dopo l’iniziale e necessario periodo di sequestro, ha fatto giustamente storcere più di un naso.
Predisporre le operazioni di demolizione non è stato semplice neanche questa volta. Primo ostacolo da superare, le competenze incrociate degli uffici comunali. E poi, il vero ostacolo prima di affidare i lavori: dove mettere i resti bruciati della struttura in legno? Per le norme vigenti si tratta di rifiuti (molto) speciali, a maggior ragione perchè bruciati. Serve una discarica ad hoc ed individuarne una, facendo anche quadrare i conti, non si è rivelata una passeggiata. Ma adesso la Mobilità ha deciso di imprimere l’ultima accelerazione, anche su sollecitazione del sindaco, in modo da potere completare entro la prossima settimana le operazioni di demolizione e smaltimento di ciò che è rimasto del chiosco che non doveva neanche essere più lì.