Siracusa. Il Comune pronto a chiedere i danni ad Ast. Possibile una risoluzione anticipata del rapporto
Nervi tesi tra il Comune di Siracusa e l’Azienda Siciliana Trasporti. Motivo del nuovo scontro l’atteggiamento di Ast che, per problemi vari ma senza darne comunicazione, ha di fatto bloccato il servizio di trasporto urbano mantenendo su strada solo due pullman (uno verso Belvedere e uno verso la zona balneare). La situazione è lentamente tornata alla normalità anche se non tutti gli 11 autobus in servizio a Siracusa sono tornati su strada. Ma dopo l’ondata di indignazione degli utenti abbandonati alle fermate adesso scatta anche la reazione di palazzo Vermexio che ha deciso di dare mandato all’ufficio legale di muoversi contro l’Azienda Siciliana per ottenere un risarcimento.
Nelle prossime ore l’avvocato comunale Salvatore Bianca dovrebbe ricevere tutti gli incartamenti relativi. Escluso che si decida di procedere penalmente per interruzione di pubblico servizio, l’azione del sindaco Garozzo mira ad ottenere un risarcimento per il danno prodotto a fronte di determinati impegni previsti dalla convenzione siglata tra il Comune e l’Ast.
Non è escluso che palazzo Vermexio possa chiedere anche la risoluzione unilaterale della stessa convenzione, alla luce anche della conclamata volontà di disimpegno di Ast che da ottobre potrebbe occuparsi delle sole corse extraurbane. Il che comporterebbe, però, la necessità – nell’immediato – di mettere in piedi una nuova gara per procedere ad un nuovo affidamento. Operazione che richiederebbe non meno di due mesi di tempo.
Intanto, però, la frattura tra Ast e Comune di Siracusa si allarga. Un anno fa fu l’azienda palermitana ad alzare la voce per la presenza su strada delle navette elettriche, ritenute una sorta di violazione all’esclusività del servizio. Adesso, di disagio in disagio, è palazzo Vermexio a far sentire la sua rabbia.