Siracusa. Il Consiglio Comunale approva il Regolamento del Campo Scuola poi cade il numero legale
Approvato all’unanimità il nuovo regolamento d’uso del Campo Scuola Pippo Di Natale. Il Consiglio Comunale di Siracusa ha dato quindi lo sta bene al complesso di norme e regole, messe a punto negli scorsi mesi e poi limate dopo un ampio confronto, che disciplineranno adesso la gestione dell’intera struttura, vale a dire della pista di atletica, della palestra e l’annesso campo di calcio. Direttore dell’impianto dovrebbe essere nominato il maestro dello sport, Luciano Mica. Nel testo è stato spuntato, dopo le critiche accese che lo hanno accompagnato, il passaggio che prevedeva il pagamento di un ticket di ingresso da parte degli utenti. Novità è l’introduzione della tessera per l’ingresso alla struttura. Rimangono da definire le tariffe che pagheranno le società sportive. Nel testo definitivo vanno ora “calati” gli emendamenti approvati ieri sera, alcuni a firma della minoranza.
Era il secondo punto all’ordine del giorno della seduta di ieri, ma dopo il ritiro di quello che doveva essere l’argomento iniziale dei lavori, ha permesso all’assemblea di dedicarsi quasi esclusivamente al campo scuola. Dopo l’approvazione del Regolamento si è appena incardinata la discussione sul regolamento di polizia municipale prima della mancanza del numero legale che ha chiuso la seduta, aggiornando ad oggi i lavori.
Ovviamente soddisfatto l’assessore allo sport, Maria Grazia Cavarra. Soddisfazione condivisa anche dalla consigliera del Pd, Simona Princiotta. “Il Comune può ora gestire l’intera struttura, compreso il campo di calcio. Tutte le società sportive potranno richiedere la concessione di spazi. Dunque l’impianto sarà utilizzato da chiunque ne farà richiesta”, commenta. Dai banchi dell’opposizione, non sempre compatta nelle votazioni, piccola critica viene mossa dal consigliere di Ncd, Salvo Castagnino. Aveva proposto l’esplicita previsione di sanzioni per i vandali chiedendo una formula meno generica dell’articolo 8 del Regolamento che rimanda genericamente alle norme vigenti. “In questo momento storico, prevedere il divieto d’ingresso per un mese alla prima grave infrazione e appesantire la sanzione alla seconda, prevedendo il pagamento di eventuali danni imposto eventualmente anche alla scuola cui appartiene eventualmente lo studente-vandalo sarebbe stato un segnale di repressione diretta di ogni fenomeno violento sin qui eccessivamente tollerato”.