Siracusa. Il presidente di Akradina torna all'attacco dell'assessore Grasso. Ma perchè no una stretta di mano al posto dei comunicati?

 Siracusa. Il presidente di Akradina torna all'attacco dell'assessore Grasso. Ma perchè no una stretta di mano al posto dei comunicati?

Diventa francamente stantia la polemica che vede da una parte il presidente del quartiere Akradina, Paolo Bruno, e dall’altra l’assessore al decentramento Grasso. Tutto è partito dalla richiesta di scuse che Bruno ha indirizzato al titolare della rubrica assessoriale. Chiamato in causa, Grasso ha risposto sottolineando, però, quelli che sarebbero stati – secondo lui – errori procedurali ed irritualità del presidente di Akradina.
Poteva anche concludersi tutto così, magari con una telefonata chiarificatrice tra i due che potesse fare da anticipazione ad una futura stretta di mano. Ma il presidente Bruno preferisce ancora la via del comunicato stampa. Riportiamo di seguito alcuni passaggi.
“Se dobbiamo dire le cose come stanno, non è vero che non c’era nessun ordine del giorno, probabilmente fa finta di non sapere. Per quanto riguarda l’orario e il giorno sono stati concordati e in seguito posticipati per sua volontà perché è giusto rispettare la disponibilità degli assessori.  Per quanto riguarda l’intervento del residente, visto il ritardo dell’assessore, avevamo già concordato e approvato prima di far intervenire il cittadino, che in ogni caso non può essere ignorato. Avrei apprezzato di più se mi avesse detto che non sarebbe potuto venire, poiché in dieci minuti non si può risolvere un problema”, dice Bruno che sfida Grasso ad un pubblico confronto. A nostro giudizio, vale sempre il consiglio di prima: una telefonata e una stretta di mano. Non sempre si chiarisce sui giornali.

 

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