Siracusa. Elezioni amministrative da annullare? Il Tar decide: domani la sentenza
E’ attesa per domani la sentenza del Tar di Catania sul ricorso elettorale presentato da Ezechia Paolo Reale con cui viene chiesto di annullare il risultato delle amministrative 2018 a Siracusa. Dopo la discussione in pubblica udienza, questa mattina, il ricorso è stato posto in decisione. Atteso per domani il dispositivo di sentenza.
Reale, in più di ottanta pagine, ha chiesto di annullare l’elezione del sindaco e del Consiglio Comunale a causa “delle incredibili irregolarità nei verbali delle operazioni elettorali, relative al primo turno, addirittura in 74 sezioni, sulle 123 totali”. Il risultato elettorale del primo turno non sarebbe “espressione dell’effettiva volontà degli elettori, a causa di eccessive omissioni ed errori che comportano l’assoluta incertezza sulla regolarità delle operazioni elettorali”. Nel ricorso vengono evidenziate in svariate sezioni circostanze che farebbero pensare, se verificate, “a possibili casi di voti fantasma o addirittura inventati, senza escludere addirittura diversi episodi di schede ballerine, di schede cioè introdotte nell’urna dopo essere state votate da persone estranee al seggio elettorale”.
L’avvocato Gianluca Rossitto, difensore del sindaco Francesco Italia, ha illustrato in aula numerose eccezioni di inammissibilità ed infondatezza del ricorso, ponendo l’accento sul fatto che il ricorrente “dubitando dell’operato dell’ufficio centrale e del Presidente del Tribunale di Siracusa pretende che il Tar effettui un secondo inammissibile ed inutile controllo sulla proclamazione degli eletti”.
Per la difesa del primo cittadino, “ipotizzare che il risultato elettorale sia stato condizionato dalla scheda ballerina equivale ad immaginare che vi siano stati 2.000 siracusani che hanno commesso un reato, davanti ai seggi e sotto gli occhi vigili delle forze di polizia. Per non parlare dei candidati e dei rappresentanti di lista a sostegno delle coalizioni che si sono contrapposte e che non si sarebbero accorti di nulla”.