Siracusa. Il "vecchio" cda Inda al contrattacco. La lettera integrale inviata alla Stancheris
Due pagine per smentire le accuse e replicare alle parole dell’assessore regionale Stancheris, con le firme del “vecchio” cda dell’Inda, ex presidente Roberto Visentin in testa. Sono partite dalla Fondazione del Dramma Antico dirette agli uffici regionali ed a quello del commissario straordinario dell’istituto. Ecco la lettera nella sua versione integrale.
In relazione alle notizie infondate ed infamanti sulla Fondazione Inda riportate in questi giorni dalla stampa, notizie che fanno riferimento a Sue esternazioni in ordine a presunte irregolarità nelle pratiche di cofinanziamento a valere sul Po-FESR per il calendario delle manifestazioni di grande richiamo turistico, quali componenti del Consiglio di Amministrazione che ha completato il mandato in data 10 aprile 2013, siamo a rappresentarLe la nostra sorpresa e la nostra indignazione sia per quanto riguarda la forma, che appare poco consona al codice espressivo della buona politica (in particolare espressioni scomposte, quali “carte allucinanti”) in per quanto riguarda merito e contenuti. Ci corre l’obbligo di ricordare che nella Fondazione vi sono Organi di Amministrazione, attualmente rappresentati dal Commissario Dr. Giacchetti e Organi di Controllo pienamente funzionanti quali il Collegio dei Revisori dei Conti presieduto dal Dr. Pietro Floriddia del Ministero dell’Economia. È anche presente nel CDA il Magistrato della Corte dei Conti delegato al controllo (ai sensi dell’art. 12 della legge 21.3.58 n. 259), Presidente Avv. Coppola. Innanzitutto Le facciamo presente che di ogni eventuale, da Lei presunta, criticità avrebbero dovuto essere informati, seguendo le procedure, d’uso i suddetti organi secondo i principi di un costruttivo rapporto tra istituzioni. Per quanto possa apparire superfluo si ricorda che i citati Organi di controllo sono preposti alla verifica e all’approvazione dei Bilanci sulla cui attendibilità – stanti le loro relazioni – non possono esistere dubbi di sorta. È doveroso inoltre, segnalare che le pratiche a cui Ella fa riferimento sono state oggetto di atti amministrativi (atti giuridicamente vincolanti) e Decreti emessi dal Dipartimento del Turismo della Regione Siciliana, in esecuzione dell’ iter previsto dal bando. Per quanto riguarda inoltre le ulteriori esternazioni, apparse sempre sulla stampa e a Lei attribuite, in merito alle attività riguardanti le rappresentazioni classiche e in particolare la gestione della biglietteria ribadiamo con forza l’assoluta correttezza di ogni atto e invitiamo chiunque nutra dubbi sulla conduzione della fondazione, Lei in primis proprio per il ruolo istituzionale che ricopre, a non favorire la circolazione di chiacchiere che una stampa non sempre informata, corretta e “ disinteressata”, si precipita ad amplificare, senza aver preso conoscenza ( anche semplicemente consultando i documenti in rete) delle norme che regolano i rapporti con l’amministrazione finanziaria e con la SIAE per la gestione delle biglietterie elettroniche, in possesso di certificazione di idoneità e direttamente collegate a mezzo “Smart card” con l’Agenzia delle Entrate che attribuisce loro un numero di posizione: da qui si evince, inequivocabile, l’assoluta tracciabilità degli incassi che, come previsto dal bando comunitario, transitano in un unico conto dedicato della società aggiudicataria del servizio. Forse nell’inconsulta valutazione dell’operato del tutto trasparente della fondazione, è intervenuta una confusione con casi di mala gestione di beni pubblici come il “caso Pompei” in cui la gestione degli ingressi è affidata ad una biglietteria privata gestita dalla Sovrintendenza e non è possibile pagare con moneta elettronica. Evidentemente Lei ha raccolto e imprudentemente consentito che fossero divulgate notizie false e, ribadiamo del tutto infondate, evidentemente provenienti da soggetti interessati a screditare la Fondazione. La invitiamo a controllare le sue fonti e se, come riteniamo, è nelle sue intenzioni chiarire ed approfondire ogni aspetto che abbia suscitato in Lei una qualche preoccupazione sulla gestione della Fondazione Inda, La invitiamo a disporre un incontro allargato a tutti gli organi di amministrazione e controllo della Fondazione per discutere i vari punti, sulla scorta delle prescrizioni di legge e dei regolamenti in materia, nell’ambito delle competenze dell’ Assessorato da Lei presieduto. In ogni caso ci riserviamo di tutelare il buon nome della Fondazione e la legittimità del nostro operato nelle opportune sedi. Attendiamo comunque un Suo riscontro.
Roberto Visentin
Enza Signorelli
Pietrangelo Buttafuoco
Monica Centanni
Giovanni Nuzzo
Giorgio Patrizi
Antonino Portoghese
Antonietta Trombadore