Siracusa. Impianti fotovoltaici nelle scuole: "montati, collaudati e mai entrati in funzione"
Si profila l’apertura di un nuovo fronte polemico, pronto ad investire il mondo della scuola siracusana. Ad aprirlo è la dirigente del liceo Corbino, Lilly Fronte. Al telefono su Fm Italia, nei giorni dell’emergenza freddo e con le scuole superiori lasciate sole dalla ex Provincia Regionale per le forniture di metano o gasolio, punta l’attenzione sui pannelli fotovoltaici. “Ne abbiamo di montati, collaudati e non collegati alla rete in alcune scuole. O se funzionano non lo fanno per l’intera potenza che pure il sistema avrebbe”.
Il fotovoltaico permetterebbe risparmi, ad esempio, sui consumi elettrici permettendo alle scuole di avere risorse da investire in altro, i riscaldamenti magari. Se non, addirittura, alimentare direttamente gli impianti termici.
Ma pur essendo montati, diversi non sarebbero mai entrati in funzione o funzionano solo in parte. Si profilerebbe, così, anche uno sperpero di denaro pubblico considerando che quei lavori sono stati in gran parte finanziati con fondi pubblici europei.
Secondo una fonte che ha chiesto l’anonimato, il problema sarebbe da collegare – in qualche misura – anche al sistema degli incentivi ai funzionari degli enti pubblici (ex art.18 per la progettazione interna). Per semplificare, dal progetto al collaudo sono previsti incentivi per gli obiettivi raggiunti. Dopo il collaudo si dovrebbe procedere in maniera ordinaria, senza più incentivi, verso l’ultima fase, l’allaccio alla rete. Cosa che – spiega la nostra fonte – non sarebbe sempre così automatica. L’assessore regionale alla Pubblica Istruzione, Bruno Marziano, promette un censimento per verificare sui tetti di quali istituti della provincia sono stati montati pannelli fotovoltaici e quanti sono effettivamente in funzione.
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