Siracusa, ottima figura in audizione ministeriale per il titolo di Capitale Italiana della Cultura 2024

In video conferenza dalla Sala Verde di Palazzo Vermexio si è svolta stamani l’audizione ministeriale di presentazione e approfondimento del dossier della candidatura di Siracusa a “Capitale italiana di Cultura 2024”. Con il sindaco, Francesco Italia, erano presenti la docente universitaria Monica Centanni, Umberto Croppi di Federcultura, Fabio Granata assessore alla Cultura, Luca Introini e Renata Sansone di Civita, Patrizia Maiorca dell’Area Marina protetta del Plemmirio, Marina Valensise dell’Inda.
Ricordando come dal 1995 Siracusa sia insignita del titolo di “Città per la Pace e dei diritti umani” il sindaco Francesco Italia in apertura ha sottolineato il compito della cultura quale “Strumento di interconnessione tra popoli e civiltà. In questo momento storico investire in cultura- ha aggiunto- vuol dire investire in pace”.
Italia si è poi brevemente soffermato sul percorso che ha portato alla redazione del dossier di candidatura che ha coinvolto tutta la città nelle sue articolazioni, istituzionali, universitarie, imprenditoriali, le categorie produttive, il mondo dell’associazionismo, semplici cittadini. E ricordato i tanti partner a supporto della candidatura, citando tra gli altri le città di Corinto, Eleusi, Epidauro, Naxos e Latina.
“Con questa candidatura- ha detto il Sindaco- puntiamo a rigenerare Siracusa non solo rendendola più consapevole del proprio patrimonio ma anche cercando di trasformarla per migliorare la vita di cittadini e viaggiatori; ed, in prospettiva, per farla tornare ad essere capitale del futuro, della ricerca e dell’innovazione. Obiettivi specifici saranno l’armonizzare il rapporto tra centro storico, hinterland e periferie, nonché il coordinamento e la diversificazione dell’offerta culturale della città”.
Rispetto alle altre finaliste la novità è stata la presentazione di Siracusa affidata ad un video di quasi venti minuti con immagini suggestive della città e del suo patrimonio storico, architettonico ed ambientale, realizzato da Gabriele Vinci con Galatea Ranzi voce narrante. A supportarle il contributo di diverse personalità del mondo della cultura, dell’università, dell’imprenditoria, dell’associazionismo, che hanno narrato le diverse anime della città, le sue suggestioni, il suo enorme patrimonio culturale.
“Una candidatura- ha ribadito Italia- che non vuole guardare solo al patrimonio storico, architettonico e paesaggistico di Siracusa ma che punta alla sua capacità di influenzare il mondo che la circonda attraverso il contemporaneo. La nostra sfida è nell’innovare il racconto nella prospettiva di quello che da questo patrimonio può rinascere”.
L’altro aspetto, quello della modernità, è stato messo in risalto dall’assessore Fabio Granata. “Il Qr code del portale che stilizza il tetradramma simboleggia una città antichissima che però guarda a ricucire in chiave moderna, attraverso l’alta formazione, l’università, i rapporti euro mediterranei una propria identità al passo con i tempi. E’ questo il tratto programmatico più alto di questa candidatura. Insieme all’ambizione di quella ricucitura di tutto il territorio attraverso la valorizzazione del suo grande patrimonio. Grazie ai finanziamenti giunti e alle opere in itinere, Siracusa non sarà solo Ortigia o il Parco archeologico ma tutto un insieme in grado di raccontare la stratificazione storica e culturale della città”.
Nel corso dell’audizione la Commissione ha posto diverse domande su questioni specifiche quali la ricucitura con le periferie, la sostenibilità economica delle iniziative, sugli aspetti tecnologici che supporteranno l’offerta, la futura governance del progetto.
Il verdetto arriverà entro il 29 Marzo. Oltre a Siracusa, Città di Acqua e di Luce, a contendersi il titolo di Capitale della Cultura ci sono le altre nove finaliste: Ascoli Piceno, Chioggia, Grosseto, Mesagne, Pesaro, Sestri Levante con il Tigullio, l’Unione dei Comuni Paestum-Alto Cilento, Viareggio e Vicenza.

Il dossier

La candidatura e le attività programmate, sia in termini di rigenerazione urbana (15 interventi di recupero con l’apertura di 6 siti) che di iniziative culturali di respiro internazionale, puntano dunque a cambiare l’immagine e la percezione della città. Lo sforzo sarà rivolto a “ricucire il rapporto tra centro e periferia” e a “diversificare l’offerta culturale” anche attivando le energie creative del territorio. Se l’Acqua e la Luce sono gli elementi distintivi di una città fortemente agganciata alla proprie radici e a una storia gloriosa, la prospettiva è l’innovazione e l’apertura agli stimoli contemporanei in un rapporto dialettico con il passato per il perseguimento di uno sviluppo “a base culturale” che tende alla costruzione di un futuro sostenibile in termini ambientali e sociali.

Il progetto cultuale punta, dunque, a riorganizzare l’offerta e i servizi; innovare il racconto; produrre cultura. Il 2024 e la fase di avvicinamento, che partirà già dai prossimo mesi, saranno il primo banco di prova di questo nuovo corso. Utilizzando una prima parte dei 40 milioni di investimento previsti saranno riaperte le Latomie dei cappuccini con il Teatro di verdura; saranno inaugurati il Museo del cinema nell’ex Chiesa dei cavalieri di Malta e lo spazio pubblico nella ex sede del Liceo classico “Tommaso Gargallo”; riaprirà la cripta della Chiesa del collegio e potrebbe essere portata a termine la riqualificazione del Porto piccolo per la realizzazione di un rinnovato water front nel cuore della città.

Ed ancora, sono state programmate 12 mostre di livello internazionale; 24 festival; 12 premi; 10 progetti multidisciplinari per le scuole; 11 i personaggi della storia siracusana di cui si intende approfondire le figure. A parte l’appuntamento fisso con le Rappresentazioni classiche della Fondazione Inda (che nel 2024 coincideranno con i 110 anni della prima messa in scena) l’Acqua e la Luce, fonti di ispirazione della candidatura, nell’arco dei 12 mesi, saranno declinate in ogni loro aspetto, anche con riferimenti ai miti, altro elemento inseparabile da Siracusa, e alla religione attraverso le figure di santa Lucia e della Madonna. Ci saranno itinerari dedicati alle Mura dionigiane a al fiume Ciane; alla figura di Archimede e alle sue scoperte saranno collegate le riflessioni sul futuro e sugli sviluppi tecnologici così come Federico II sarà uno dei riferimenti per gli approfondimenti artistici. E poi la riscoperta delle altre figure: Archia, Eschilo, Platone, Isabella di Castiglia, Caravaggio, Paolo Orsi, Tommaso Gargallo, Elio Vittorini ed Enzo Maiorca, presenza imprescindibile quando si parla del mare che ha segnato e indirizzato la storia di Siracusa. Ed ancora musica, cinema, arte, filosofia e letteratura per definire il rapporto con la contemporaneità, senza dimenticare l’enogastronomia.