Siracusa. Inquinamento: "Controllo pubblico". Il Comune non molla
“Controllo pubblico della rete di monitoraggio della qualità dell’aria attraverso le centraline del Cipa”. Il vice sindaco, Francesco Italia rilancia la proposta formulata dal sindaco, Giancarlo Garozzo e che non ha trovato, fino ad oggi, riscontri da parte delle aziende del polo petrolchimico, socie del consorzio che si occupa del controllo degli inquinanti nell’area industriale. Il tema è stato affrontato anche con il ministro dell’Ambiente, Gianluca Galletti nel corso della sua visita in città, sabato sera. Il Comune è intenzionato a portare avanti questa battaglia, “nel nome della trasparenza”. Confindustria la penserebbe diversamente. “Nessuno mette in dubbio che il lavoro venga svolto nel migliore dei modi- puntualizza Italia- ma ne facciamo un problema di metodo. Non ci va bene, proprio a garanzia della massima trasparenza, che controllore e controllato siano lo stesso soggetto. Il Cipa dispone delle centraline più performanti e riteniamo che sia il caso che un’amministrazione pubblica garantisca l’assoluta imparzialità nella gestione di queste strumentazioni”. Un altro problema riguarda l’impossibilità di monitorare alcune categorie di inquinanti. “Anche su questo versante- prosegue il vice sindaco- abbiamo intenzione di fare il possibile per colmare una lacuna a cui non ci possiamo rassegnare. I cittadini hanno il diritto di sapere cosa respirano e in che concentrazione, dati fondamentali anche perché gli enti preposti possano intervenire con eventuali misure da adottare a tutela della salute pubblica”. Il Comune vorrebbe avvalersi della collaborazione di Arpa e Asp, ciascuno con le proprie competenze. Sia l’agenzia regionale per l’ambiente, sia l’azienda sanitaria provinciale hanno manifestato la propria disponibilità. “Chi inquina deve pagare-conclude Italia- e mettere a disposizione i necessari strumenti finanziari. Questo è un dato ormai assodato. Per il controllo, però- ribadisce l’assessore all’Ambiente – deve subentrare un soggetto pubblico, sulla falsariga di quanto già accaduto con l’Enel”.
Questa mattina anche la quarta commissione consiliare “Ambiente, ecologia e sanità” è intervenuta sul tema, condividendo e appoggiando la posizione assunta dal sindaco sulla gestione delle centraline Cipa. “La commissione auspica che la gestione venga affidata agli enti pubblici- si legge in una nota diffusa nel primo pomeriggio- poiché il processo di intercalibrazione delle sostanze inquinanti procede con particolare ritardo e ad oggi riguarda solo l’anidride solforosa (SO2)”. La commissione ha anche annunciato che proporrà alla presidenza del consiglio comunale di indire una seduta aperta per affrontare le diverse problematiche connesse all’ambiente.