Siracusa. Inquinamento,Garozzo: "Monitoraggio gestito dal pubblico, "sospetto" il no di Confindustria"
“Devono essere gli enti pubblici a monitorare l’aria, non le aziende della zona industriale, ma Confindustria osteggia la nostra proposta”. Non usa mezzi termini il sindaco di Siracusa, Giancarlo Garozzo, secondo cui non ha senso che il Cipa, consorzio che si occupa di controllare la qualità dell’aria nel polo petrolchimico, continui ad essere composto dalle stesse aziende attive nell’area industriale. “Controllore e controllato non va bene- ribadisce il primo cittadino- Che Confindustria continui a dire “no” alla nostra proposta, condivisa e sostenuta, invece, dall’Asp lascia perplessi”. L’idea che Garozzo esprime anche attraverso il suo profilo Facebook è che questa posizione netta possa dipendere dal fatto che “i maggiori soci di Confindustria sono proprio le aziende della zona industriale”. Fa eccezione Syndial, del gruppo Eni che, secondo quanto puntualizza il sindaco, “ha già dato disponibilità ad uscire dal Cipa, lasciando che siano altri soggetti, pubblici e non privati, a monitorare la concentrazione di sostanze inquinanti nell’atmosfera”. Una presa di posizione che arriva proprio nel giorno in cui è atteso in città l’arrivo del ministro dell’Ambiente, Gianluca Galletti, che questa sera incontrerà, a porte chiuse, proprio gli imprenditori della zona industriale di Siracusa e a pochi giorni dalla modifica del protocollo per l’Ambiente sottoscritto nel 2005.