Covid-19. Interrogazioni del M5S: "Chiarezza sulla gestione dei casi e sul Piano d'emergenza Asp"
Due interrogazioni al presidente della Regione, Nello Musumeci e all’assessore alla Salute, Ruggero Razza per chiedere chiarimenti sulla gestione dell’emergenza Covid-19 da parte dell’Asp di Siracusa con particolare riferimento ad alcuni casi ancora da chiarire, primo fra tutti quelli che hanno riguardato il presidente del parco archeologico di Siracusa, Calogero Rizzuto e la sua collaboratrice Silvana Ruggeri, deceduti dopo avere contratto il Coronavirus. Il gruppo all’Ars del Movimento 5 Stelle, primo firmatario il deputato regionale siracusano, Stefano Zito, chiede di accertare, “in quanto doveroso, che le strutture sanitarie interessate abbiano attivato il protocollo in tempo e a tutto il personale tecnico amministrativo del parco archeologico entrato a contatto con l’architetto Rizzuto, secondo la circolare n. 7922 del 9 marzo 2020 del ministero della Salute; verificare se siano state disposte le attività di identificazione dei probabili casi di Covid – 19 secondo quanto stabilito dalla circolare n. 9774 del 20 marzo 2020 del ministero della Salute”.
“Nell’interrogazione presentata e da cui ci si attende risposta urgente scritta”, dichiara il deputato siracusano pentastellato Stefano Zito, “Ci chiediamo se non sia il caso di estendere la platea di soggetti da considerare casi sospetti di Covid – 19 definendo anche i criteri di priorità cui devono attenersi i laboratori regionali di riferimento e la tempistica della comunicazione dei risultati. Sarebbe opportuno accertare anche l’esistenza di difficoltà di comunicazione con il Dipartimento Epidemiologia e Prevenzione di Siracusa e il potenziamento del servizio per fronteggiare l’emergenza. A ciò si aggiunge la necessità di verificare la veridicità dello smarrimento di alcuni tamponi come denunciato dalle organizzazioni sindacali ed eventuali misure da adottare per evitare che accada nuovamente. Quali ragioni abbiano indotto il direttore medico dell’ospedale Umberto I a sottolineare il divieto di uso improprio dei d.p.i. e quali quelle dell’Asp di Siracusa di richiedere il reclutamento di personale sanitario in aiuto ai medici già in servizio esteso anche al personale medico collocato in quiescenza ma, in questo caso, limitando la possibilità solo ai dirigenti medici di Anestesia e Rianimazione quando potrebbero essere utili anche altri profili professionali”.
Nella seconda interrogazione, i deputati chiedono anche una ridefinizione del Piano Aziendale in base ad alcune criticità emerse in merito alla gestione dell’emergenza Covid – 19.
“Il Piano Aziendale per la Gestione dell’Emergenza Covid – 19 in esame sembra disattendere le linee guida nazionali sulla distribuzione dei pazienti Covid nei vari ospedali della provincia molti dei quali carenti di anestesisti”, prosegue Zito. “Nel piano non è prevista neanche l’individuazione di un’area in cui i pazienti sintomatici, e che si sono sottoposti al test per la diagnosi del Covid-19, possano attendere, in sicurezza, gli esiti degli esami virologici, area che invece potrebbe essere predisposta nella struttura centrale dell’ospedale Umberto I per godere così anche del servizio diagnostico virologico che dovrebbe essere quanto prima attivato. Sono tanti gli aspetti del Piano Aziendale che andrebbero rivalutati, in particolare, quello riferito al numero dei posti letto individuati che sarebbe troppo basso. Di grande importanza sarebbe anche capire il criterio in base al quale è stata definita la distribuzione dei posti di terapia intensiva delineata nel Piano regionale del 25 marzo in modo non proporzionale al numero della popolazione residente in ciascuna provincia. Se dovessero emergere queste lacune ancora potremmo essere in tempo per colmarle e farsi trovare pronti a qualunque scenario di infezione”, conclude Stefano Zito.