Siracusa. La crisi dell'ex Provincia, Lutri: "Non vedo prospettive"

 Siracusa. La crisi dell'ex Provincia, Lutri: "Non vedo prospettive"

Non usa mezzi termini per spiegare come stano le cose e del resto le sue dichiarazioni non stupiscono i deputati e nemmeno i rappresentanti dei sindacati. Antonino Lutri, commissario straordinario dell’ex Provincia, ha concluso l’incontro di oggi con i parlamentari e i rappresentanti delle organizzazioni sindacali, nel corso del quale è stato fatto il punto sulla cristi economico-finanziaria dell’ente, dicendo a chiare lettere che ” a breve non ci sono prospettive. Le problematiche restano difficili da affrontare e il tema sollevato dai sindacati resta. Non ci sono buone prospettive, allo stato attuale, per gli stipendi. A meno che non arrivino i fondi annunciati. Non vedo, altrimenti, cosa si potrà fare- Stiamo lavorando per accompagnare il Libero Consorzio fino al momento delle elezioni. Però devo dirvi che sono stati azzerati i trasferimenti dello Stato, mentre le competenze sono rimaste e il personale è in servizio; – ha continuato Lutri – l’assessore Baccei, nel corso di alcune riunioni, ci ha dato dei suggerimenti di razionalizzazione delle entrate: ci ha chiesto un’azione incisiva nel campo delle entrate per quanto riguarda Rc auto, Tosap e imposta provinciale di trascrizione. Contestualmente ci è stato chiesto di razionalizzare l’orario di lavoro, di internalizzare alcuni servizi, in particolare quello che offriamo ai diversamente abili, il che ci permetterebbe di risparmiare circa un milione e duecentomila euro; la riduzione degli incarichi dirigenziali, di puntare sulla mobilità e il prepensionamento. Per quanto riguarda le partecipate, l’indicazione è quella di mantenere il rapporto con Siracusa Risorse e di uscire dalle altre, fatta eccezione per la Sac. Indicazioni anche per quanto riguarda i canoni attivi e passivi, ma questo lavoro abbiamo cominciato a svilupparlo già da qualche tempo”.

Due le richieste che voglio inoltrare – ha proseguito Lutri – alla deputazione: sostenere una politica che ci consenta di sopravvivere: e mi riferisco alla possibilità di usufruire di quei fondi nazionale già distribuiti alle Regioni a statuto ordinario; chiedere al Governo nazionale che il contributo alla finanza pubblica che il Libero Consorzio deve erogare, slitti di un paio d’anni”.

Per quanto riguarda quest’ultimo aspetto, il deputato nazionale Pippo Zappulla ritiene che la proposta debba essere formulata diversamente e deve essere avanzata dal Governo regionale; ha definito più semplice discutere con Roma della prima proposta.

L’assessore regionale Bruno Marziano ha accennato in particolare alla vicenda dei mutui che sono stati contratti – ha detto – per sostenere la spesa corrente, per l’acquisto di stabili che hanno consentito e consentono un risparmio sulle spese di affitto. “Adesso – ha aggiunto Marziano – la Regione ha approvato la legge e quindi chiederemo che finalmente arrivino i 478 milioni di euro (scuole e viabilità)”. Un accenno di Marziano anche ai Consorzi Universitari: “Non è Baccei che deve dare indicazioni in proposito, ma gli assessorati agli Enti locali e alla Formazione e istruzione”.

Tra gli interventi anche quello dell’on. Enzo Vinciullo il quale ha chiarito che da qui a giugno dovrebbero arrivare, al Libero Consorzio Comunale, circa nove milioni di euro.

Situazione, comunque, che al momento resta molto pesante.

Da un lato quindi il realismo e il confronto con i numeri impietosi del Commissario Lutri, dall’altra deputazione e sindacati che hanno preso consapevolezza della gravità della situazione.

Presenti alla riunione otto deputati: Sofia Amoddio, Maria Marzana, Pippo Zappulla, Marika Cirone De Marco, Giuseppe Sorbello, Enzo Vinciullo, Stefano Zito e l’assessore regionale Bruno Marziano in un confronto aperto con i rappresentanti sindacali confederali e provinciali.

 

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